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החץ על מיקום בית הכנסת

ערך זה נכתב במקורו על-ידי דניאל ונטורה בויקיפדיה העברית

Focus_gli_Ebrei_a_San_Nicandro

Focus gli Ebrei a San Nicandro

Nel nuovo appuntamento settimanale con Focus, la nuova rubrica di approfondimento, vi parleremo e informeremo sul "fenomeno" dell'Ebraismo a San Nicandro.

Una vicenda che affonda le sue radici nella San Nicandro del primo dopo guerra, negli anni '20, e nella figura di Donato Manduzio: invalido, reduce di guerra, appassionato di letture che ricevette in dono una Bibbia e ne trasse delle personalissime opinioni, una personalissima visione nella quale Dio gli comandava di portare la fede ebraica nella sua terra, San Nicandro.

Ospiti nel nostro studio Patrizia Leone e Maria Leone.

In studio: Packy Caruso Riprese: Raffaele Sassano In regia: Piero Vocale


לתשומת לב:"שים לב לריצוף לפני בית הספר והכנסייה. יש שם סוג של מגן דוד. החבר שלנו נרדינו בנה אותו כזכר לחברות שלו עם משפחתנו שעזבה אותו.(ליזה קסטרו מצאצאי העולים)

בית הקהילה - הכתובת להלן

פעילות ביום התרבות האירופאי 2011

סָאניקָנְדְרוֹ
SAN NICANDRO GARGANICO
נAss. Donato Manduzio
Via del Gargano, 88
Tel. 0882.475151
grazia.gualano@libero.it
  • San Nicandro, Sefat. Il viaggio di Eti- סרט חדש - After sixty years, Eti Tritto, a 23 years old film student from Safed, Israel, decides to write a script about the story of the people from San Nicandro. Among them, there are Eti’s own grandparents, Eliezer and Ester Tritto. In fact they were direct witnesses of the early days of the community as they were very close to Donato Manduzio: the man who initiated such group conversion. The documentary follows Eti’s journey from Safed to San Nicandro in search of her own roots.

כתבה של הטלויזיה האיטלקית - 18 באוקטובר 2020 - “Ebrei per scelta” ("יהודים מבחירה")[]

Giorgio Demetrio OftScpggtoobcenunr ansoha1re8ef, cd20sng20d · “Ebrei per scelta” La storia della conversione, negli anni Trenta, di un gruppo di cittadini di San Nicandro Garganico (Foggia). Il mio servizio per #EstOvest #Rai #Tgr ′′ Jews by choice ′′ The history of the conversion, in the s, of a group of citizens of San Nicandro Garganico (Foggia). My service for #EastOvest #Rai #Tgr

Ebrei_per_scelta

Ebrei per scelta

כשנביא איטלקי שולח גרים לגליל[]

יהודי_סן_ניקנדרו_אריאל_אסף-0

יהודי סן ניקנדרו אריאל אסף-0

כשנביא איטלקי שולח גרים לגליל. הרצאה במסגרת מועדון הכורסה של חברת נעם הארץ והמכון ללימודי הגליל בהנהלת ד"ר חגי עמיצור .

ביקור במאי 2013[]

ביקור_בקהילת_סן_ניקרדו_2013

ביקור בקהילת סן ניקרדו 2013

ביקור בקהילת סָאניקָנְדְרוֹ - מבט כללי, העיר ובית הכנסת 2013 - בסרט ערכתי השוואה עם צפת בה גרה אחת מן המשפחות

יצאתי לסיור במחוז פוליה עם קבוצה של חברי אגודת דנטה אלייגירי בירושלים Viaggio in Puglia con L'Associazione Dante Aligiieri Gerusalemme - 2013.

פניתי לרב שלום בָּכְבּוּט רב יהדות נאפולי ובפועל של דרום איטליה והוא המליץ לי להיות בשבת על יהודי סן-ניקנדרו - יש תפילה בציבור (אם כי עדיין אין מניין) והאוכל בסעודות המשפחתיות הוא כשר. ההנחה שלי כי יהודי יוצאי איטליה, המכיר את השפה ואת המנהגים יוכל להיות בשבת - ואכן הצפיות שלי התגשמו. מצאתי קהילה חמה.

בליל שבת, הודלקו נרות גם בבית הכנסת. תפילת מעריב החלה בנעימה יהודית-איטלקית שכנראה מקורה במייסד הקהילה מנדוצי. המשך התפילה היה כמנהג יהודי רומא, אשר אימצו את הקהילה מאז תום מלחמת העולם השנייה, כאשר עלתה לכותרות. החזן קרא בקול את התפילה בעברית, כולל "תפילת שבע", עם הנעימות המקובלות אצל יהודי איטליה.

את סעודת ליל שבת סעדתי אצל משפחה מקומית. התארחו אצלה משפחה נוספת ובני משפחה - בקיצור הייתה לי הרגשה של קהילה חמימה. (מטעמי צנעת הפרט לא אזכיר את שמם). אציין רק כי הפרנסה של המשפחה הוא מחקלאות: זיתים, יין ומלונים. הבנים ממשיכים במסורת האבות ומצויים בקשר טוב עם מדינת ישראל.

תפילת שחרית נאמרה, שוב, בעברית ובקול-רם. הפרשה (פרשת "שלח-לך") וההפטרה נקראו בקול באיטלקית. נכחו כ-30 נפש: גברים (פחות ממניין) נערים, נשים צעירות ומבוגרות ואילו תינוקת אחת.

בשבת סיירתי בעיר, בעלת אוכלוסיה של הוזמנתי גם לסעודת צהרים, עם מאכלים ערבים וטעימים על טהרת הכשרות (חלקם בכלים חד-פעמיים). במטבח הייתה פלטה לשבת ושני כיורים - כמו בבני ברק !!! 16.000 נפש.


או

The Jews of San Nicandro by John Davis[]

פורסם באנגלית ותורגם לאיטלקית Yale, 238 pp, £20.00, November 2010, ISBN 978 0 300 11425 6 ראו ערך מורחב:The Jews of San Nicandro by John Davis

(מספרם של הפירסומים הולך ורב כך שפתחתי אתר נפרד וזה מלבד הפירסום להלן)

Gli ebrei di San Nicandro
  • תרגום של ספר חדש Gli ebrei di San Nicandro :(ספרו של John A. Davis è professore di Storia italiana moderna all’Università del Connecticut. Direttore del Journal of Modern Italian Studies, ha pubblicato numerosi saggi tra cui Società e imprenditori nel regno borbonico (1815-1860), Conflict and Control: Law and Order in Nineteenth-century Italy e Naples and Napoleon.) - תרגום: Rosanella Volponi

היהודים של סן ניקנדרו - "לא רבים יודעים את האירועים החריגים שהתרחשו בסן ניקנדרו Garganico במחצית הראשונה של המאה העשרים Manduzio הכל התחיל כאשר דונאטו, נכה ממלחמת העולם הראשונה, היה בסוף שנות ה -20 חזון ב.שאלוהים ציווה עליו להביא את האמונה היהודי בארצו שלו, וזאת למרות העובדה שמעולם לא היה לי Manduzio קשר עם יהדות. ואכן, הוא האמין שאין עוד יהודים בעולם. כמה שנים מאוחר יותר, היה לו Manduzio חסידיו וקהילה קטנה אך נלהבת של יהודים שאפתנים. המרה הסופית שלהם יהיו לעבור את ההיסטוריה של איטליה בשנים ההן, בפגישה את התנגדותם של פשיזם והכנסייה הקתולית, אשר עם זאת, לא תוכל לשבור את רצונו של הקהילה של סנט Nicander granitic להיות שייך לעם היהודי ולאחר מכן לעלות לישראל. עם כתיבה בהירה ונוקב ג'ון א 'דייוויס מגולל את אחד האירועים המדהימים ביותר של היסטוריה בת זמננו, המספר את הסיפור האפי של יהודי סנט Nicander, מצייר תמונה מדויקת מאוד של החברה איכר מדרום איטליה, היחסים בין הכנסייה, הפשיזם

Gli ebrei di San Nicandro - "Non sono molti a conoscere gli straordinari eventi accaduti a San Nicandro Garganico nella prima metà del XX secolo. Tutto iniziò quando Donato Manduzio, un invalido reduce della Grande Guerra, ebbe alla fine degli anni ’20 una visione nella quale Dio gli comandava di portare la fede ebraica nella sua terra, e questo nonostante che Manduzio non avesse mai avuto contatti con l’ebraismo. Anzi, egli credeva che non vi fossero più ebrei al mondo. Pochi anni dopo, Manduzio aveva già i suoi seguaci e una piccola ma appassionata comunità di aspiranti ebrei. La loro definitiva conversione passerà attraverso la storia dell’Italia di quegli anni, incontrando l’opposizione del fascismo e della Chiesa cattolica che tuttavia non riusciranno a spezzare la volontà granitica della comunità di San Nicandro di appartenere al popolo ebraico e in seguito di emigrare in Israele. Con scrittura vivida e pregnante John A. Davis ripercorre una delle vicende più incredibili della storia contemporanea e, narrando l’epopea degli ebrei di San Nicandro, dipinge un ritratto assai accurato della società contadina del Sud Italia, del rapporto tra Chiesa, fascismo e mondo ebraico e della rete clandestina per l’emigrazione ebraica in Israele."

אקטואליה[]

יש קהילה של 35 איש, בעקר נשים ven 05 ottobre 2012 08:29 La piccola Israele nel cuore d'Italia La comunità di San Nicandro Garganico si racconta RELIGIONE

Chi l’avrebbe mai detto che le visioni di Donato Manduzio avrebbero portato in futuro alla nascita di una comunità ebraica ben radicata nel comune di San Nicandro Garganico, in provincia di Foggia? LA STORIA DI DONATO MANDUZIO - Haaretz ci racconta la storia di questa comunità, nata dalla passione di un disabile della prima guerra mondiale, Donato Manduzio, il quale nel 1930 decide di abbracciare la fede ebraica a seguito di una visione. Manduzio portò a se decine di seguaci tra i suoi vicini, gente povera e desiderosa di una speranza. Questi diedero vita ad una versione dell’ebraismo tutta particolare che in un certo modo sopravvisse anche a seguito della conversione di massa degli anni ’40.

L’IMPORTANZA DI SENTIRSI EBREI - La conversione si rese necessaria a seguito della forma particolare di ebraismo indotta dal Manduzio. Ancora oggi la comunità di San Nicandro rappresenta un unicum. Per quanto non seguano i dettami dell’ebraismo, loro si sentono assolutamente ebrei. Per dirne una, Manduzio rifiutò la circoncisione. Eppure si rispetta la tradizione del sabato e del cibo kosher. Oggi la comunità di San Nicandro, formata da 35 persone, per lo più donne, riceve visite da rabbini, studiosi ed altri ebrei provenienti da diverse località del sud. LA CONVERSIONE FORZATA DI 500 ANNI FA - Lo scorso anno gli ebrei di San Nicandro sono stati formalmente convertiti secondo i principi ortodossi. Per quanto, come detto, rappresentino un unicum, sono l’esempio di come nel sud Italia siano molti i cittadini che stanno abbracciando l’ebraismo. 500 anni fa questa religione venne di fatto “eliminata” attraverso le conversioni obbligate. Nonostante questo le tradizioni sono rimaste vive fino ai giorni nostri. A confermarlo il rabbino capo di Napoli e del sud Italia, Scialom Bahbout, il quale sta cercando di riunire i “dispersi” tra Puglia, Calabria e Campania per generare un movimento ebraico.

L’INCONTRO A TRANI - Nei primi giorni di settembre decine di ebrei provenienti dal tutto il Sud si sono ritrovati a Trani per una particolare celebrazione dedicata al sabato ebraico, manifestazione che rappresentava l’atto finale del “Lech Lecha”, un festival culturale ebraico dalla durata di una settimana ospitato a Trani ed in altre nove città pugliesi. Anche se a Trani non ci sono ebrei, questa città portuale ha rappresentato un luogo in cui tale religione ha potuto mostrarsi liberamente. La prima edizione del festival è avvenuta nel 2004, ovvero quando è stato possibile prendere possesso di una sinagoga medioevale convertita in Chiesa e poi sconsacrata.

CELEBRAZIONI INTIME - In quest’occasione gli ebrei del sud s’incontrano e condividono le loro storie, le quali rappresentano l’ideale continuità con la tradizione di San Nicandro. Nessuno di loro ha mai ostentato il proprio essere ebreo ma nell’intimo delle loro case tutti hanno celebrato i dettami del talmud, ovvero l’osservanza del Sabato e la circoncisione, giusto per nominare due riti. A volte capita di trovare persone le quali in famiglia mangiavano solo cibo kosher preparato dalla madre, giusto per essere sicuri. Fonte: giornalettismo.com

La comunità di San Nicandro Garganico si racconta]

כללי[]

Enzo sirene con nouvi ebrei

אנצו סירני עם "היהודים החדשים" - 1945 המקור: אתר "אימגו"

יהודי סן ניקנדרו מוצאם מקבוצת איכרים, בני הדת הנוצרית, איטלקיים מכפר סן ניקנדרו (San Nicandro Garganico ) שבפרובינציה פוגה במחוז פוליה בדרום איטליה, אשר למדו יהדות ממנהיגם דונאטו מנדוצ'יו שחי בין השנים (1885-1948 .


Donato Manduzio הכיר את היהדות לפי ספר התנ"ך בעזרת תנ"ך, אשר הגיע לידיו ,לאחר שבהיותו פצוע מלחמה ונכה ברגליו החליט ללמוד קרוא וכתוב. בעקבות התגלות שהייתה לו, החל ללמוד את התנ"ך והשפיע את חלק מבני כפרו לנהוד כיהודים ובהמשך להתגייר. יומן בן 400 עמודים באיטלקית מספר את סיפורה של יהדות זו.

בתום מלחמת העולם השנייה, הקבוצה התגלתה על ידי יחידת תובלה מארץ ישראל אשר חייליה היו בדרכם לחזית נגד הגרמנים בצפון איטליה. בשנת 1946 הרבנות ברומא גיירה 74 מחברי הקבוצה. כאשר פרצה מלחמת העצמאות, בשנת 1948, חמישה מצעירי הקבוצה עולים ארצה ונוטלים חלק בקרבות. מפקדיהם מתפלאים על כך שהם שומרי מצוות. בשנת 1953 עלו ארצה שאר העולים, סך הכל 16 משפחות. הקבוצה התיישבה במושבים עלמה וכרם בן זמרה, מושב של יוצאי לוב, אשר גם הם דוברי איטלקית. אחת המשפחות מתיישבת הירושלים. רוב הקבוצה עבר לביריה וחלקה האחר מתפזר בארץ. היום המשפחות נמצאות ב: עכו, אשקלון ובמושב גיאה.

הרב אליהו בירנבוים, ראש מכון שטראוס עמיאל המכשיר מחנכים ורבנים לקהילות יהודיות ברחבי העולם, ביקר ביוני 2007 בעיירה האיטלקית וחלק את רשמיו בעיתון מקור ראשון. הוא גילה כי בעיירה קיים ריכוז של כ-40 נשים הממשיכות לשמור על היהדות, שומרות שבת, מקיימות תפילות בציבור, תוך שירה בציבור, בשבתות ובמועדי ישראל, בשפה העברית ובשפה האיטלקית ורואות את עצמן יהודיות. זאת, למרות שבעליהם ממשיכים להיות נוצרים ובניהם אינם נימולים.

דונאטו מנדוצ'יו[]

ראו ערך מורחב:Donato Manduzio

פנחס לפיד , איש פלוגות ההובלה בתבא הבריטי, כתב את סיפורם של הגֵרים מסן ניקנדרו בספרו "הנביא מסן ניקנדרו". "הנביא" דונאטו מנדוצ'יו היה בן איכרים שלא ביקר בבית ספר. בטקס הבגרות שנערך לו בכנסיה המקומית הוא סירב לנשק את ידו של כומר הכפר. לאחר סדרה של תעלולים נוספים, אביו כלא אותו באורוה. במלחמת העולם הראשונה מנדוצ'יו התגייס לצבא, נפצע, אושפז בבית חולים צבאי בפיזה ונשאר משותק ברגליו. במיטה לידו שכב פצוע, אשר לימד אותו קרוא וכתוב, וכך החל לקרוא ספרים. הוא חזר לכפר, חי על כספי הקיצבה הצבאית ועל חשבון חותנו ורכש ידע בספרות האיטלקית. צעירי הכפר הגיעו אליו, היו מודעים לכישרונו הסיפורי והאזינו לדבריו בקשב רב. כך הפך להיות פופולרי ביניהם.

לפי סיפורו של לפיד, בשנת 1930, מנדוצ'יו חלם שהוא בשדה ואדם זקן מצוה אותו: "שא נא את הנר (שהחזיק בידו ונדלק ללא גפרור) ברַ‏מָ‏ה והפץ את אוֹ‏רי". וכך הוא החל ללמוד את התנ"ך, את הברית הישנה. הוא הגיע למסקנה כי היהדות היא הדת האמיתית, החל לשמור שבת ובהדרגה מצוות נוספות. עשרות מאנשי הכפר הצטרפו אליו והחליטו על חידוש קיומו של העם היהודי, אשר סברו כי עבר מן העולם. מבקר שהזדמן לכפר סיפר להם כי יש יהודים בעולם. הם יצרו קשר עם הרב הראשי של יהדות רומא, אנג'לו סקרדוטי (Angelo Sacerdoti), ששלח להם אחרי הפצרות רבות, חבילת ספרי קודש.

חוקי הגזע נגד יהודי איטליה (אוקטובר 1938) לא חלו עליהם. הקבוצה נחשבה ע"י השלטונות כבני ה"גזע ארי" ולכן לא הוטלו עליהם ההגבלות שחלו על יהדות איטליה. כאשר הגרמנים נכנסו לכפר, נמסר להם שיש בו יהודים, בתכסיס מתוחכם אנשי הכפר הצליחו להגן על חברי הקבוצה.[1]

כאשר הגיעה מלחמת העולם השנייה לשלביה הסופיים, הם מגלים כי בכביש הראשי העובר ליד עירם, נוסעים רכבים של חיילים כאשר סמל מגן דוד על המכוניות שלהם ועל שרוולי החיילים. הם מסיבים את תשומת לבם של החיילים ופנחס לפיד, הנהג מיחידת התובלה, יוצר עימם היכרות. בסופה, נוצר קשר עם הרבנות ברומא, השולחת רבנים ללמד אותם יהדות ובסופו של דבר מגיירת אותם - קבוצה של 74 איש. בינתיים, דונאטו מנדוצי הולך לעולמו . על המצבה שלו, המעוטרת בשני מגיני דוד נחרט:

"דונאטו...חי כעובד אלילים עד 1930. אבל...בהתגלות אלוקית, נקרא על ידי האל בשם לוי... והוא הפיץ בסלע חשוך זה איחוד ה' ומנוחת השבת.." (מקור= יפה גולדשטיין, מוסף השבוע - "הצופה" פסח תש"ם)

העלייה לארץ[]

La cummunita di sannicardo 2

ספר דברי ימי הקהילה : צילום - אליהו בירנבוים

ראשון העולים ארצה היה אברהם צ'רונה. הוא עלה במסגרת העלייה הבלתי-חוקית בשנת 1947, הועבר לקפריסין, עלה ארצה והתיישב בעכו. כאשר פרצה מלחמת העצמאות חמישה מצעירי הקבוצה עלו לארץ ישראל ונטלו חלק בקרבות. מפקדיהם התפלאו על כך שהם שומרי מצוות. לאחר מאמצים רבים, בשנת 1953 עלתה לארץ ישראל קבוצת עולים, שמנתה 16 משפחות, והתיישבה במושבים עלמה וכרם בן זמרה, מושבים של יוצאי לוב, אשר גם הם דוברי איטלקית. לאחר מכן, 7 משפחות עברו לביריה והשאר התפזרו ברחבי הארץ. רק אחד מן העולים חזר לאיטליה ונפטר זמן קצר לאחר מכן.

יומן בן 400 עמודים באיטלקית מספר את סיפורה של יהדות זו.

היום בסן ניקדרו[]

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מניין הנשים : צילום - אליהו בירנבוים

La cummunita di sannicardo 3

חלות ונרות על שולחן השבת : צילם - אליהו בירנבוים

במרכז העיירה, עיצב תושב העיר, קבלן במקצועו, על רצפת הכיכר המרכזית, מגן דוד באמצעות לבנים מעוטרות , בתור הבעת הערכה ליהודי סן ניקנדרו, אשר עלו לארץ ישראל.

הרב אליהו בירנבוים מספר כי בעיירה בית כנסת, קטן אך מטופח, ברחוב מרכזי של הכפר. מתפללים בו 30 איש בליל שבת ו-40 ביום השבת, אשר מתוכם 37 נשים. כנראה, לא היה לנשים אלה קשר עם המשפחות שעלו לישראל בשנת 1953. למעשה מתקיים מנין נשים בהנהגת קונסטנטינה. התפילה כוללת מנגינות, קטעי שירה אשר נוספו לתפילה על ידי מנהיגה המנוח, לוי מנדוצי. תפילת השחרית אורכת ארבע שעות, חלק מהתפילה הייתה בעברית וחלק באיטלקית. שבע נשים עלו לתורה, קראו בספר התורה ואפילו דרשו בה. למעשה התפילה בשבת בבית הכנסת הוא מרכז חייהם של יהודי סן ניקנדרו. הנשים עורכות סדר פסח משותף, משתדלות לאכול בשר כשר (מרומא), מפרידות בין בשר וחלב, מכינות חלות ומדליקות נירות שבת.

בשלב זה אין בדעתן להתגייר, אם כי יהיו שמחות לעשות כן. הן חשות כיהודיות לכל דבר, נולדו ליהדות וקבלו את היהדות מהוריהן. בעליהן של הנשים נשארו קתוליים. הם סובלנים כלפי הנשים. למען "שלום בית" הילדים לא עוברים ברית מילה או טבילה. בדרך כלל, הבנים הולכים בעקבות האבות והבנות בעקבות האמאות כך, מסכם העיתונאי, נוצרה תופעה של "דת יהודית לנשים".

מדוע נמשכו ליהדות[]

בכנס שנערך במוזיאון יהודי איטליה בשנת תש"מ[2], דר' יצחק מינרבי, מיוצאי איטליה, הביע דעה , כי העובדה שכל דרום איטליה הייתה משופעת בקהילות יהודיות חשובות, מימי האימפריה הרומית עד לכיבוש הספרדי, גורם שיהיה משהו בתת-המודע המקומי הקולקטיבי, המזכיר לתושבים המקומיים את היהודים.

קישורים חיצוניים[]

לקריאה נוספת[]

  • פנחס לפיד, הנביא מסן ניקנדרו, ראובן מס, 1952.
  • הרב אליהו בירנבוים, מנדוצ'יו אב המון גויים, מהסדרה: יהודי עולמי - מקור ראשון, מוסף ל"שבת" , 29 יוני 2007.
  • יפה גולדשטיין, על יהודי סן ניקנדרו, מוסף השבוע - "הצופה", פסח תש"ם
  • נועה אוברמן לבית הרטום מקבוצת יבנה, הגרים מסן ניקנדרו, 1984 (לא פורסם) מצוטט מצוטט באתר הקיבוץ הדתי ברשימת : עבודות שנתיות של בתי הספר

יהודים שלהט ההיסטוריה לא נכבה בליבם[]

San nicardero

יום התרבות היהודית 2009 המקור: אתר "מוקד" - הכיכר מול הים האדריאטי בה הוטבלו לגיור

יהודי העיר San Nicandro מייצגים סיפורשל להבה שלא נכבתה. הסיפור מחזיר אותנו לימי חג החנוכה ולאתגרים שהביאו להישרדות הזהות היהודית במשך מאות בשנים. " הרב רוברטו דלה רוקה מקהילת יהדות רומא מציין כי מדובר במסגרת הרפתקה יוצאת דופן משנות ה-30 של המאה הקודמת ועד ימינו. בעיירה קטנה באזור גרגאנו פורחת קהילה יהודית. היה זה חזונו של דונאטו Manduzio , הנעימות שעדיון עולות מחברות הקהילה המבדילות היום בין קהילה קטנה לבין סביבתה.

ההיבטים השונים של הסיפור הזה כמו מורכבות רב פנים היו החתן בפגישה במקום סמלי " יהדות סנט Nicander, מגדל מילטוס מרשים (תמונה), מגדל השעון שנבנה בסוף המאה הי"ג המשקיף אל הים האדריאטי. ממש כאן, מעל לפני שישים שנה, עשו נשות הגרים את מקוה לפני הגיור שלהם בטרם יצאו למסע של רוב קבוצתם לארץ ישראל.

"אנחנו איגוד הקהילות היהודיות איטלקית - אמר הרב דלה רוקה - אנחנו רוצים להתחיל כאן, מן המקום הזה כל כך מלא ברוחניות, אלה נופים כל כך דומה לארץ ישראל, מסע תרבותי דרך היכולת לחדש את הדיאלוג קטע חמש מאות שנה מאז הגירוש של יהדות לחיות לדבר. "דונאטו Manduzio - פסקואלה אמר טרוי, פרופסור מולטימדיה ההוראה של תומאס התנ"ך של אוניברסיטת Angelicum האפיפיור ברומא - השאיר מורשת של תשוקה שבה הוא חי החוויה שלו. ולכן אנו עשויים להגביל את תוהה מול העבודה שלו, אבל אתה חייב ללמוד אותו על כל היבטיו מעבר לכל מרהיב. הולך מעבר להשפעות פשוטה של אמצעי התקשורת גם להתמודדות עם המציאות הנוכחית של היהודים Sannicandresi, כפי נזכר הרב שלום בוחבוט Bahbout בצד שלהם. "מה Nicander סנט - הוא אומר - היא היהדות בחיים, מלא התלהבות. בשנים האחרונות עשינו מחויבות לקהילה הזאת. עכשיו אנחנו צריכים להמשיך לאורך השביל הזה, כי זו המציאות לכולנו יש הרבה מה ללמוד. "

המקור[]

“Quella degli ebrei di San Nicandro è la storia di una fiammella che è riuscita a restare accesa, è una vicenda che ci riporta alla storia di Hanukkah e alle sfide poste nei secoli alla sopravvivenza dell'identità ebraica”. Così il rav Roberto Della Rocca ha inquadrato la straordinaria avventura che dagli anni Trenta ai giorni nostri ha visto fiorire l'ebraismo in un piccolo centro del Gargano. Dalla conversione di Donato Manduzio alle sue visioni, dai canti che ancor oggi s'intonano alla vitalità che contraddistingue oggi questa piccola comunità, i diversi aspetti di questa storia così complessa e sfaccettata sono stati ripercorsi in un incontro svoltosi in uno dei luoghi simbolo dell'ebraismo di San Nicandro, la suggestiva Torre Mileto (nell'immagine), torre d'avvistamento edificata a fine Duecento affacciata sull'Adriatico. Proprio qui, oltre sessant'anni fa, le donne di San Nicandro fecero il loro mikvè prima della conversione e del viaggio che doveva portare la quasi totalità del gruppo in Israele. “Noi dell'Unione delle comunità ebraiche italiane – ha detto il rav Della Rocca – abbiamo voluto iniziare da qui, da questi luoghi così densi di spiritualità, da questi paesaggi così somiglianti alla terra d'Israele, un percorso culturale capace di riannodare un dialogo interrotto cinque secoli dall'espulsione degli ebrei e di parlare dell'ebraismo vivo”. “Donato Manduzio - ha spiegato Pasquale Troia, docente di didattica multimediale della Bibbia alla Pontificia università Tommaso Angelicum di Roma – ci ha lasciato in eredità la passione con cui ha vissuto la sua esperienza. Non ci si può dunque limitare allo stupore, davanti al suo operato ma bisogna studiarlo in tutti i suoi diversi aspetti al di là di ogni spettacolarizzazione”. Andare al di là dei facili effetti mediatici significa anche confrontarsi con la realtà attuale degli ebrei sannicandresi, come ha ricordato il rav Shalom Bahbout da tempo al loro fianco. “Quello di San Nicandro – dice – è un ebraismo vivo, ricco di entusiasmo. In questi ultimi anni abbiamo assunto un impegno nei confronti di questa comunità. Ora si tratta di procedere lungo questa via perché da questa realtà abbiamo tutti molto da imparare”.

Daniela Gross

המקור

הנבואה של הניאו יהודים דונאטו Manduzio ב Sannicandro[]

La profezia neo-ebraica di Donato Manduzio a Sannicandro

תרגום אוטמטי למרות התוצאה של התיק שלו הם התמזגו איגוד הקהילות היהודית, חלק גלות איטלקית איטלקית בישראל, ללא דיון של יהדות איטליה יהיה שלם ללא התייחסות אמנם קצרה הסיפור יוצא הדופן של דונאטו Manduzio ( 1885-1948). זה Garganico Sannicandro farmhand (פוג 'יה) חוזר ממלחמת העולם לנכים ומפונקת. מתברר, עם זאת, מתנות הריפוי סיפורים העממית, תושבי הכפר מתפרנסים לשחק את מלכי צרפת הרוזן ממונטה כריסטו. היה גם עניין הדת, בא במגע עם קבוצות שונות שאינן הקתולית נוכח Sannicandro, כולל האחים.

קריאה בתנ"ך, גם בהשראת חזון נבואי של אחדות של אלוהים ב -1930, היה משוכנע כי הנצרות בגד הדת האמיתית של משה, מתרחק הן הקתולית פרוטסטנטית. דונאטו ותומכיו - במקור, שלושה חקלאים Sannicandro - משוכנעים שזה הכרחי לבצע את "אלוהי ישראל" לבין תורת משה, אבל הם גם בטוחים כי היהודים נעלמו במשך מאות שנים. בשנת 1931 מוכר עובר Sannicandro מראה להם כי יהודים בערים הגדולות איטלקית עדיין קיימים, וגם נותן את הכתובת של כמה יהודים טורינו פירנצה. דונאטו, נרגש, כותב יהודי בטורינו שמובילה הקהילה היהודית של רומא. ניצח הראשון לשלוח גלויה - אשר ברומא הוא בטעות בדיחה - ולאחר מכן מכתב ארוך, שבו הרב הראשי ענה בזהירות (גם מודאג פרובוקציות אפשרי על ידי המשטר הפשיסטי) כי רק במיוחד היהדות מקבלת גרים, אחרת לא חיפוש.

רק לאט לאט, את הקהילה של רומא לוקח ברצינות דונאטו, וגם בשנת 1936 הזמין אותו לשלב עם החברים שלו - עכשיו כעשרים משפחות - הקהילה היהודית של נאפולי, מוצע כי גם הפתיחה של בית כנסת קטן, עם זאת, הכבידו על ידי הרשויות האזרחיות. בשנת 1938, עם חוקי הגזע, חסידיו של Manduzio באומץ להכריז על עצמם יהודים, כאשר הקהילה היהודית ברומא היא שהם לא נולדו יהודים, ולא ההמרה שלהם מעולם לא חוקית רשמית, הם מרגישים נבגדים לגמרי (אם כי אלה הדוחות יעזור להם להימלט מרדיפות). אל תחמיצו את שאר הבנות, הן בשל אל זמנים קשים עבור הקהילה היהודית האיטלקית, היחס הוא די מוזר Manduzio, שלא מבין ולא כמו התלמוד - דיבר על הנושא הזה של הדמיון עם Karaism המקורי, תנועה של היצמדות קפדנית על התורה הוקמה בין המאות השמינית התשיעית במסופוטמיה - ו תערובות חזון אלגורי שלו ביהדות האורתודוכסית לא תמיד, את המסורת של הקרקע שלו הרפואה העממית.

המצב השתנה בשנת 1943 כאשר, ב Puglia 350 מתנדבים לבוא פלסטינים תחת שליטה של בעלות הברית, יהודים, ממוסגר השמינית בצבא הבריטי. זיהה את מגן דוד, חסידיו של Manduzio מקבל אותם בהתלהבות. המפגש עם זאת, הוא מבשר בעיות: רב צבאי הגיע פלסטין, "בוחן" דונאטו והם בהלם מעצם אמונתו ואת החזיונות מצאו בביתו, לצד התנ"ך, הספרים של קסם. דונאטו גם רוצה להישאר Sannicandro, בעוד היהודים הפלסטינית מול הסיכוי של תלמידיו, גם מבחינה כלכלית מושכת להגר פלסטין אחרי המלחמה. בהדרגה, יחסים מנוונת: Sannicandresi יהודים מומרים רבים כבר לא מכירים דונאטו והוקיע אותו כמנהיג של הפלסטינים כמו רומא משומד. רומא בחוכמה קורא Concord, 16 אוגוסט 1945 ואת הסכם השלום שנחתם בין דונאטו ואת המורדים "" (והועבר לאישור מיוחד של פעמים, כולל בתחנת המשטרה המקומית).

באוגוסט 1946 את הקהילה של רומא נשלח לבצע את ברית המילה של שלוש עשרה המרה, ואחריה tebilah או טקס הטבילה של proselytes, גברים ונשים, במי הים האדריאטי ב טורה Maletta. זה כל כך sancisce קצת שלווה בתוך הקהילה היהודית של Sannicandro, למרות הכניסה הרשמית שלו למסלול של הקהילות היהודיות איטלקית. Manduzio יכול לחכות בשלווה למותו, אשר מכיל את 15 מרס 1948. דונאטו מוות מסיר את המכשול העיקרי, הראשון של הגירה כל Sannicandresi מוסרית של יהודים פלסטין, פעם עשה דחוף על ידי הרצון של חלק מהם לקחת את הנשק במלחמה היהודי ערבי כי בשנה 1948. בין השנים 1948 ו -1950 בשלושה גלים, Sannicandro יהודים לעלות לישראל, שבו הוא התרכז בעיקר באזור של ביריה, צפת. Sannicandro נותרו רק חמישה המרה (אשר הוסיף עוד שתיים ב -1950). התנועה ההיסטורית של Manduzio, אלנה קאסן, המכונה Sannicandresi 1990 השלישי והרביעי דור ישראל - השתלבו בחברה הישראלית דרך השירות הצבאי הספר, ועכשיו החיים בעיקר ליד צפת, כמה קילומטרים גבול לבנון - היו דתיים, אבל נשארים זיכרונות מעורפל למדי של המורשת גרגאנו, בזמן Sannicandro שרידי קבוצה קטנה של כמה נשים שנותרו קיומה, הקהילה היהודית איטלקית ייחודית ביותר, עם בית תפילה משלו מחקר הביתה. שרידי קשה לשכוח, עם זאת, ההרפתקה נבואי דונאטו Manduzio.

המקור[]

Benché gli esiti della sua vicenda siano confluiti in parte nell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, in parte nell'emigrazione italiana in Israele, nessuna trattazione dell'ebraismo in Italia potrebbe considerarsi completa senza un sia pur breve cenno alla straordinaria vicenda di Donato Manduzio (1885-1948). Questo bracciante di Sannicandro Garganico (Foggia) torna dalla Prima guerra mondiale invalido e rovinato. Si scopre però doti di guaritore e di cantastorie popolare, e sbarca il lunario recitando ai compaesani I reali di Francia e Il conte di Montecristo. Si interessa anche di religione, ed entra in contatto con diversi gruppi non cattolici presenti a Sannicandro, tra cui i Fratelli.

Leggendo la Bibbia, ispirato anche da una visione profetica del 1930 sull'unicità di Dio, si convince che il cristianesimo ha tradito la vera religione di Mosé, e si allontana sia dai cattolici sia dai protestanti. Donato e i suoi seguaci - originariamente, tre contadini di Sannicandro - si convincono che occorre seguire il "Dio d'Israele" e la legge di Mosé, ma sono pure sicuri che gli ebrei siano scomparsi da secoli. Nel 1931 un venditore ambulante di passaggio a Sannicandro rivela loro che nelle grandi città italiane gli ebrei sono tuttora presenti, e fornisce anche l'indirizzo di alcuni ebrei di Torino e Firenze. Donato, emozionato, scrive a un ebreo torinese che lo rimanda alla comunità ebraica di Roma. Donato invia anzitutto una cartolina postale - che a Roma è scambiata per uno scherzo -, poi una lunga lettera, cui il rabbino capo risponde cautamente (preoccupato anche di possibili provocazioni del regime fascista) che solo eccezionalmente l'ebraismo accetta convertiti, che comunque non cerca.

Solo molto lentamente la comunità di Roma prende sul serio Donato, e nel 1936 lo invita a integrarsi con i suoi amici - ormai una ventina di famiglie - nella comunità ebraica di Napoli; si prospetta anche l'apertura di una piccola sinagoga, ostacolata però dalle autorità civili. Nel 1938, con le leggi razziali, i seguaci di Manduzio si dichiarano coraggiosamente ebrei; quando da Roma la comunità ebraica fa loro presente che non sono nati ebrei, né la loro conversione è mai stata formalmente legalizzata, si sentono piuttosto traditi (anche se queste dichiarazioni li aiuteranno a sfuggire alle persecuzioni). Non mancano del resto incomprensioni, dovute sia ai tempi difficilissimi per la comunità ebraica italiana, sia all'atteggiamento del tutto peculiare di Manduzio, che non capisce e non ama il Talmud – si è parlato a tal proposito di una similitudine originaria con il caraismo, movimento di stretta aderenza al Pentateuco formatosi tra l’VIII e il IX secolo in Mesopotamia – e mescola all'ebraismo le sue visioni allegoriche e non sempre ortodosse, le tradizioni della sua terra e la medicina popolare.

La situazione cambia nel 1943, quando nella Puglia sotto controllo alleato arrivano 350 volontari palestinesi, ebrei, inquadrati nella VIII Armata britannica. Riconosciuta la stella di Davide, i seguaci di Manduzio li accolgono con entusiasmo. L'incontro è però foriero di problemi: un rabbino militare venuto dalla Palestina "esamina" Donato e si scandalizza per la sua fede nelle visioni e per avere trovato in casa sua, accanto alla Bibbia, libri di magia. Donato, inoltre, vuole restare a Sannicandro, mentre gli ebrei palestinesi prospettano ai suoi discepoli la prospettiva, anche economicamente interessante, di emigrare in Palestina a guerra finita. A poco a poco, i rapporti degenerano: diversi convertiti ebrei sannicandresi non riconoscono più Donato come capo e lo denunciano ai palestinesi e a Roma come apostata. Roma, saggiamente, invita alla concordia, e il 16 agosto 1945 un patto di pace è firmato fra Donato e i "ribelli" (e trasmesso, a conferma dei tempi particolari, anche al locale commissariato di polizia).

Nell'agosto 1946 inviati della comunità di Roma procedono alla circoncisione di tredici convertiti, seguita dalla tebilah o immersione rituale dei proseliti, uomini e donne, nelle acque dell'Adriatico a Torre Maletta. Si sancisce così da una parte la pace all'interno della comunità ebraica di Sannicandro, dall'altro il suo ingresso ufficiale nell'orbita delle comunità ebraiche italiane. Manduzio può attendere in pace la morte, che lo coglie il 15 marzo 1948. La morte di Donato elimina il principale ostacolo, anzitutto morale, all'emigrazione di ebrei sannicandresi in Palestina, resa contemporaneamente urgente dal desiderio di alcuni di loro di prendere le armi nella guerra arabo-ebraica dello stesso anno 1948. Tra il 1948 e il 1950, in tre ondate, gli ebrei di Sannicandro emigrano in Israele, dove si concentrano soprattutto nella zona di Biria-Safed. A Sannicandro rimangono solo cinque convertiti (cui se ne aggiungono altri due nel 1950). La storica del movimento di Manduzio, Elena Cassin, nota come negli anni 1990 i sannicandresi di terza e quarta generazione in Israle - assimilati nella società israeliana grazie al servizio militare e alla scuola, e oggi residenti prevalentemente nei pressi di Tzfat, a pochi chilometri dal confine libanese - sono rimasti religiosi, ma conservano ricordi piuttosto vaghi del retaggio garganico, mentre a Sannicandro rimane un piccolo gruppo di poche donne che mantengono in esistenza la più singolare comunità ebraica italiana, dotata di una propria casa di preghiera e una casa di studio. Difficile da dimenticare resta, in ogni caso, l'avventura profetica di Donato Manduzio.

על ספר המקור[]

B.: La trad. it. del volume di Elena Cassin, San Nicandro. Un paese del Gargano si converte all'Ebraismo, Corbaccio, Milano 1995, benché condotta in genere sulla seconda edizione francese, del 1993, non traduce però l'importante Postface di aggiornamento dell'autrice, che andrà pertanto letto alle pp. 250-289 dell'originale francese: San Nicandro. Histoire d'une conversion, Quai Voltaire, Parigi 19932. Un recente volume allega un CD contenente una selezione di canti scelti ed eseguiti dalla comunità ebraica sannicandrese: Francesco Lotoro - Paolo Candido, Fonte di ogni bene. Canti di risveglio ebraico composti dal 1930 al 1945 a Sannicandro Garganico, Rotas, Barletta (Bari) 2009. Cfr. pure (ma con molte riserve) Antonio Moscato - Maria Novella Pierini, Rivolta religiosa nelle campagne. Il movimento millenarista di Davide Lazzaretti. La profezia neo-ebraica di Donato Manduzio, Samonà & Savelli - Libreria Internazionale Terzo Mondo, Roma 1965.




המקרה המוזר של היהודים מסן נקרדרו[]

San-nicandro

תמונה של הכפר

[Antonio Sassohttp://www.lsdmagazine.com/uno-strano-caso-gli-ebrei-di-san-nicandro-del-gargano/300/ Uno strano caso: gli ebrei di San Nicandro del Gargano]

אבל המקרה של יהודי סנט Nicander, כפי מופת של המצאה זו ומושמץ כך, היא גם במקרה זה מעורר סקרנות המוזרות שלה, ואולי גם אהדה מסוימת. באמצעות עבודה של אתנולוגיה אלנה קאסן (1957) וניתוח של האנתרופולוג יו Fabietti ( "זהות אתנית", מהדורות Cacucci - בארי 2003) addentriamoci וגם ההצגה שלו.

זמן קצר לאחר 1930 בעיירה של גרגאנו, קבוצה של איכרים ובעלי מלאכה אימצו את הדת היהודית. כדי לעורר את ההמרה פתאומי היה איש צעיר, דונאטו Manduzio. מי הוא היה? Manduzio היה צעיר ששב מן המלחמה יודע רק לכתוב ולקרוא, קרא את התנ"ך כדי לגלות את "נכון" הדת.

פוליה, אז כמו תמיד, היה אתר particocolare תסיסה דתית (קאסן 1957). תנועות כתות היו מתרחשים, ואת מעורה בשטח מאז ימי הביניים ואילך, מנזרים מקדשים שקמו כתוצאה Christianization של מקומות הפולחן האלילי (ס Antangelo, Montevergine, ש מריה Pulsano וכו ...). מעל מאה וחמישים שנה שעברה מאוחר יותר, גרגאנו אופיינה, בין בתחומים אחרים של Puglia, תנועות הפורשים הנוצרים, כגון Pentecostals, Evangelicals ו Adventists. לדברי ethnologist, על גילוי של התנגדות היא בשל הפער בין מעמד הפועלים לבין הכמורה הקתולית, ואת ההבנה של הכנסייה של רומא מאשר תת שכבה של כתות מקומיות ארכאי. אז המקרה Manduzio, הוא לא מקרה מבודד. עם זאת, יוצא דופן עבור ההמרה שלו ליהדות (Fabietti). נתחיל באומרו כי כאשר Manduzio קידם ויצר הקבוצה שלו, הוא לא ידע שיש יהודים אחרים על פני כדור הארץ! התגלה במקרה, וניסיתי לזהות את הקבוצה שלו, הרב של קהילת רומא, כמו "היהודי על ידי מירוץ." את הדת היהודית אינו כולל המרות, הדרך היחידה עבור הפרט יש קשרים או גישה bilologici קרבה. לכן, ובמקביל לסייע להגדיר טוב יותר Manduzio שלה כתות, את התגובה של הרומאים הרבנים היתה שלילית. היהודי Pugliese לא לוותר, ולא היתה ברירה, רק ראיתי את הזעם של חוקי הגזע במדינה פשיסטית. הוא טען בתוקף הכוונות שלו, רק כדי להוכיח את לשנוא תורשתי של העם של דרום נגד כוח מרכזי, ולאחר מכן מיוצג על ידי הפשיזם. ואז ב -1943, שם היתה נקודת המפנה. הם הגיעו בעלות הברית, במקרה זה, קבוצה של יהודים בבריטניה nell'Armanta הפלסטינית ממוסגר. עם הג 'יפ שלהם בסימן כוכב דוד, רק במקרה על ידי עובר סנט Nicander, בא במגע עם הקהילה היהודית המקומית. מאז רבים Sannicandresi המרה הגה, מתבקש על ידי הפלסטינים, הרעיון של לעבור "Promised Land". Manduzio לעומת זאת עכשיו, הוא רצה להפיץ את היהדות ברחבי גרגאנו, כי הוא הרגיש על ידי אלוהים המיועד למילוי משימה זו. בסופו של דבר, אם כי, רובם היגרו לארץ האבות שלנו אברהם, יצחק ישראל. Puglia נשאר Manduzio ועוד כמה אחרים, ואחרי מותו של השראה של הקהילה זה מוזר, עשינו יציאת מצרים התנ"כ ית האמיתית.

הם היו צריכים להיראות קצת כמו היהודים של רכבת דה קבוצה vie, השטן ולא מודעת, זה חדש של יהודים שהתיישבו בצפון ישראל, את ההבדל היה שאני צריך להתחפש הגרמנים כדי להציל את חייו, כמו בסרט vie (רכבת דה למעשה), אבל לפי מה שהם היו צריכים לשמור את הישראלים ואת הזהות היה שנרכשו דרך העבודה של Manduzio הנביא. ומה יותר טוב דרך להציל את זהות אבל להמציא אותו על ידי משחק זיכרון (במקרה זה אתני)? אז כל העניין היה מקודש עם חלוף הדורות. Sannicandresi הדור הראשון הגיע בארץ הקודש, היו בוודאי מודעים מקורות ומתחים פנימיים שלהם בקבוצה שלהם בזמן היציאה התנגדותו של Manduzio, אבל הנכדים שלהם, אבל אני יודע של גרסה אחת על אחרת גרסה Manduzio הרבה יותר המקראי הוא הנביא נקודות למי אלוהים אל הארץ המובטחת, ישראל. בדיוק כמו משה, הוא נועד כדי לא לראות אותה קבור לנקודה גבוהה שממנה הוא אידיאלי לעין. בפועל, צאצאיהם של קבוצת צעירים קטנה של יהודים Puglia, ידוע שהוא "יהודי תמיד, היה אמור להיות כך, עוד לפני הגעתו של הנביא שלהם, והוא, כמו נביא של אלוהים יש לו בדיוק את המשימה של מגלה אז להקריב נשאר באיטליה.

לשים אותו את המילים של קאסן: "שישה שבועות לפני שהם עזבו [Manduzio] היה חזון של ארץ Nephtali [מגרש של המון], הרים, עמקים ושדות שלה ללא אדון [...] הוא הורה להם לעשות את כל הדברים האלה, אבל הוסיף כי הוא לא הם יהיה מלווה בטיול. אז, שבועיים לפני העלייה למטוס, הם קראו שוב הורה להשמיד את כולם יחד לאחר מותו את כל הזיכרונות שלו תמך ללא כל התמונות. [...] הם היו צריכים לקבור אותו על הנקודה הגבוהה ביותר של הגבעה של סנט Nicander, מול השמש העולה: סמל דוד ווד היה להיות הסימן היחיד על [...]. הקבר מסומן אלה היו המשאלות האחרון שלו. "(מצוטט קאסן, 1995, עמ '87; Fabietti, 2003, p.70) כפי שאתה יכול לראות כלום כי הוא חלק מתיאור זה נכון! עם זאת, אם היינו למצוא את צאצאיו של קבוצה זו המיתי יכול אולי לומר שהם לא יהודים? מתנהגים ככאלה, מתרגל את הפולחן היהודי, לכבד את החגים היהודיים, הם מדברים באותה שפה (במבטא הצפוני של ישראל) ולהפוך נימול. בשבילם, מוצאם טמון התגלות נביא יהודים תמיד! אנחנו יודעים שהם כאלה כי הם רצו להיות עוזר להראות כמה מעט את הכישורים התרבותיים הזהות האתנית רלוונטיות למציאות.

אז שוב מזמין אותך לשקול: האם אתה בטוח כי מי לדחוף אותנו קרב של תרבויות, ולחזק את העליונות של הזהות שלנו, בתרבות שלנו, הדרך שלנו לראות דברים "כדי" להגן על המערב הם בעצם משהו באמת קיים? ויש עוד, אלא, מנסה לערב אותנו במאבק שלהם להגן על עליונות הן מבחינה פוליטית והן מבחינה כלכלית? אנו בטוחים להיות כמו המערב כמו לא להבין את האחר? הייתי להסיק באומרו כי הבנה לא אומר לקבל את נוהלי אחרים בלתי אנושי ומשפיל בתוך החברה אחרים (כמו לשלנו) אלא כדי להבין את טבעם של כל תרגול תרבותית (טוב או רע, אם אנחנו יכולים ובכך להגדיר) ב כדי למנוע אפליה ודעות קדומות, כדי לא להילחם בקרבות כי לא שייכים לשם Difino ב המהות האמיתית שלנו אוניברסלי: זה המתייחס האנושיות שלנו


המקור[]

Certo che lo so, non crediate di fare i furbi. A leggere la parola “ebrei” avete drizzato, per così dire, le orecchie (sarebbe meglio dire gli occhi) e vi siete detti: ecco un altro bel caso di discriminazione razziale con cui alimentare la nostra indignazione: chi sarà stato stavolta, la destra extra-parlamentare (e in questo caso ne son rimasti davvero in pochi,”extra”) o la lega del tavoliere? Dispiace deludervi, non si tratta di questo, ma di uno strano caso appunto, di un caso etnografico e della sua analisi etnologica nel contesto di un discorso sulla costruzione dell’identità! Ecco ci risiamo, Lsd torna a raccontarcele sull’identità! E del resto cosa volete, ciascuno c’ha la sua “missione” e noi abbiamo la nostra, farvi conoscere con quali modalità il “noi” si rappresenta nei confronti delgi “altri”, come queste siano invenzioni efficaci e come tali impiegata al servizio di strategie di conflitto e non nella difesa di una presunta origine comune o di una cultura minacciata. Insomma, quello che vogliamo dimostare con questo articolo è (sulla scia dei precedenti sul medioevo arabo e sull’invenzione dell’identità etnica della Lega), fra le altre cose, l’importanza del tema dell’ “altro” in una società in cui il pensiero dominante occidentale cerca d’imporsi sul non-occidentale, interno ed esterno (identificato a sua volta con un improbabile mondo musulmano), sbandierando i valori di una identità occidentale superiore (reputata universale, laica e di origini cristiane) che, lo ripeteremo fino alla nausea, non esiste nella realtà naturale! Il nostro scopo è dichiarare che non si tratta di una battaglia per la difesa di alcunché ma di una mera aggressione verso l’altro, il diverso, l’alternativo. Ma il caso degli ebrei di San Nicandro, per quanto esemplare di questa tanto vituperata invenzione, è anche un caso che desta una certa curiosità nella sua stranezza e forse una certa simpatia. Avvalendoci del lavoro dell’etnologa Elena Cassin (1957) e dell’analisi dell’antropologo Ugo Fabietti (”L’identità etnica”, edizioni Cacucci - Bari 2003) addentriamoci pure nella sua esposizione.

Poco dopo il 1930 nella cittadina del Gargano, un gruppo di contadini e artigiani si convertì alla religione ebraica. Ad ispirare questa improvvisa conversione fu un giovane, Donato Manduzio. Chi era costui? Manduzio era un giovane che, tornato dalla guerra sapendo appena scrivere e leggere, aveva letto la Bibbia scoprendo la “vera” religione. La Puglia, allora come sempre, è stata luogo di una particocolare effervescenza religiosa (Cassin 1957). Movimenti e culti si sono susseguiti e radicati nel territorio dal medioevo in avanti, conventi e santuari sono sorti a seguito della cristianizzazione di luoghi di culto pagani (S. Antangelo, Montevergine, S. Maria a Pulsano ecc…). Negli ultimi centocinquant’anni poi, il Gargano è stato caratterizzato, insieme ad altre zone della Puglia, da movimenti dissidenti cristiani, quali pentecostali, evangelici, e avventisti. Secondo l’etnologa, tale diffusione di dissidenze si deve alla frattura tra ceto popolare e gli esponenti del clero cattolico, nonché all’incomprensione della chiesa di Roma rispetto al sostrato arcaico dei culti locali. Dunque il caso Manduzio, non è un caso isolato. Tuttavia insolito per la sua conversione proprio all’ebraismo (Fabietti). Cominciamo con il dire che, quando Manduzio promosse e costituì il suo gruppo, egli non sapeva esistessero altri ebrei sulla terra! Lo scoprì per caso, e tentò di far riconoscere il suo gruppo, dalla comunità rabbinica di Roma, come “ebrei per razza”. La religione ebraica non prevede conversioni, l’unico modo per un individuo di accedervi sono i legami bilologici o di parentela. Perciò, pur aiutando Manduzio nel meglio definire i suoi culti, la risposta dei rabbini romani fu negativa. L’ebreo pugliese non si arrese, e non fu una scelta da poco visto l’imperversare delle leggi raziali nello stato fascista. Egli, mantenne fermamente le sue intenzioni, tanto per dimostrare l’atavica avversione del popolo del Mezzogiorno nei confronti di un potere centrale allora rappresentato dal fascismo. Finché , nel 1943, non ci fu la svolta. Giunsero gli alleati e, nella fattispecie, un gruppo di ebrei palestinesi inquadrati nell’Armanta britannica. Con la loro jeep marchiata da una stella di David, si trovarono a passare proprio da San Nicandro, entrando a contatto con la comunità ebraica autoctona. Da quel momento molti dei sannicandresi convertiti concepirono, sollecitati dai palestinesi, l’idea di trasferirsi in “terra promessa“. Manduzio vi si oppose sin da subito, egli voleva diffondere l’ebraismo all’intero Gargano, in quanto si sentiva designato da Dio nel compimento di questa missione. Alla fine, però, la maggior parte di loro emigrò verso la terra dei padri Abramo, Isacco e Israele. In Puglia vi rimase Manduzio e pochi altri, e dopo la morte dell’ispiratore di questa strana comunità, si compì un vero e proprio esodo biblico. Dovevano un pò sembrare come gli ebrei di Train de vie, scanzonati e inconsapevoli, questo gruppo di neo ebrei che si installava nel nord di Israele, la differenza era che non dovevano travestirsi da tedeschi per salvarsi la vita, come nel film (Train de vie appunto), ma da israeliani e quello che dovevano salvare era l’identità acquisita per opera del profeta Manduzio. E quale maniera migliore per salvare un’identità se non quella di reinventarla agendo sulla memoria (in questo caso etnica)? Così l’intera vicenda si trasfigurò col passare delle generazioni. I sannicandresi di prima generazione giunti in terra santa, erano certo consapevoli della loro genesi e della tensione interna al loro gruppo, al momento della partenza, per l’opposizione di Manduzio, ma i loro nipoti, invece ne conoscono una versione al quanto diversa, una versione decisamente più biblica: Manduzio è il profeta a cui Dio addita la terra promessa, Israele. Proprio come Mosé, sarà destinato a non vederla mai e sepolto in un punto elevato dal quale questa è idealmente visibile. In pratica, i giovani discendenti di quel gruppetto di ebrei pugliesi, sa di essere “ebreo da sempre”, di esserlo stato anche prima dell’arrivo del loro profeta, e questi, in quanto profeta, ha avuto appunto da Dio il compito di rivelarlo per poi sacrificarsi rimanendo in Italia. Per dirlo con le parole della Cassin: “Sei settimane prima che partissero [Manduzio] ebbe una visione della terra di Nephtali[terra dell’abbondanza], delle sue montagne, delle valli e dei campi senza padrone […] Ordinò loro di fare tutte queste cose, ma aggiunse che lui non li avrebbe accompagnati nel viaggio. E così, due settimane prima dell’imbarco, li chiamò ancora tutti insieme e ingiunse di distruggere dopo la sua morte tutti i suoi ricordi senza conservare alcuna immagine. […] Dovevano seppellirlo su punto più alto della collina di San Nicandro, di fronte al sol levante: uno stemma di David in legno doveva essere l’unica insegna su quella tomba senza nome […]. Queste furono le sue ultime volontà.” (cit. Cassin, 1995, p. 87; Fabietti, 2003, p.70) Come potete facilmente notare nulla di quanto fa parte di questa descrizione è vero! Eppure, se andassimo a cercare i discendenti di questo mitico gruppo potremmo forse affermare che costoro non sono ebrei? Si comportano come tali, praticano i culti ebraici, onorano le feste ebraiche, parlano la stessa lingua (con un certo accento del nord Israele) e si fanno circoncidere. Per loro, la loro origine sta nella rivelazione di un profeta: sono ebrei da sempre! Noi sappiamo che sono tali perché hanno voluto esserlo contribuendo a mostrare quanto poco le qualificazioni culturali ed etniche dell’identità siano attinenti alla realtà.

Dunque vi invitiamo ancora una volta a riflettere: siete certi che coloro che ci spingono ad una battaglia di civiltà, nell’affermare la superiorità della nostra identità, della nostra cultura, del nostro modo di vedere le cose “alla” occidentale, stiano effettivamente difendendo qualcosa che esiste realmente? E non stiano, piùttosto, tentando di coinvolgerci nella loro battaglia per difendere un primato tanto politico quanto economico? Siamo certi di essere così occidentali da non comprendere l’altro? Mi preme concludere dicendo che comprendere l’altro non significa accettare le pratiche disumane e avvilenti in seno alle altre società (come alla nostra) ma bensì capire la natura di ogni pratica culturale (buona o cattiva, ammesso che così le si possa definire) in modo da non incorrere nella discriminazione e nel pregiudizio, in modo da non combattere battaglie che non ci appartengono, non ci difiniscono nella nostra vera e universale essenza: quella che attiene alla nostra umanità.


מי היה מנדוצ'י[]

Manduzio

La singolare storia di Donato Manduzio e dei suoi מאת:Antonio Vigilante 25 ינואר 2005

אני מרגיש, ביום הזיכרון, עבור מספרת סיפור הוא לא טרגי, גם סוף שמח, ההיסטוריה, גרגאנו שלנו, למרות שאנחנו לא באמת רוצה להכיר אותו ככזה, כי זה גורם לנו קצת מבוכה. זה סיפור שלא ייאמן, אשר פועל להפך, קטנים, את הנתיב שהוביל את השואה.

בלילה בין 10 ל 11 אוגוסט, 1930 אדם ישן בביתו: חדר מסויד עם הלופט עץ. בית של עניים במדינה ענייה. המדינה נקראת Sannicandro, והוא ממוקם בחלק הצפוני של גרגאנו. אבל אדם בשם דוד Manduzio, בת ארבעים, הוא נשוי לאישה קצת צעירה ממנו, והיא מוכרת ומוערכת בארץ עבור חלק כישוריו מרפא, כמו גם את היכולת לארגן תיאטראות פופולרי.

אז דונאטו ישן, אבל קול אזעקה. הקול אומר: "הנה, אני מביא לך אור." וב דונאטו כהה רואה איש מחזיק את הפנס. כדי להפעיל את הפנס, האיש מסביר דונאטו, זה לוקח אש, והיא אותו, דונאטו, מי הבעלים של זה.

דונאטו Manduzio להבין את המשמעות של החזון כי למחרת כאשר חברו מביא לו עותק של התנ"ך שהתקבלו פרוטסטנטי. לקרוא את התנ"ך נסער: זה הורס את הפסלים והתמונות של ישו, הבתולה המלאך מיכאל ב / שלו אותה הביתה, לראות בהם סימנים של עבודת אלילים, ואלוהים שלו מעכשיו תהיה אלוהים של הברית הישנה. Manduzio, כלומר, מלווה את הדת היהודית, אך עדיין אינו יודע. היהודים מעולם לא שמעתי, אפילו לא יודעים שהם עדיין קיימים. דמיינו את האנשים של הברית הישנה נעלמה.

הגדולה היא תדהמתו כאשר הוא מגלה כי במקום היהודים עדיין קיימים, ואכן גם באיטליה. עכשיו, יחד עם שכנים החולקים ההמרה שלו (רק מעל גיל עשרים), יוצר קשר עם הקהילה היהודית ברומא כדי לקבל הכרה רשמית של ההשתייכות לעם היהודי. זה לא קל. היהודים לא לגיר, ואת תהליך הגיור הוא ארוך ומדויק, אבל דונאטו שלו והם נחושים, הם לא רוצים לוותר על שום דבר בעולם את האמת, ברגע שהצלחת למצוא אותה. וכך, ב -22 באוקטובר בנוכחות נציג של הרב של בית הכנסת של רומא הוא נחנך Sannicandro גרגאנו, מדינה ענייה כמו האחרים, עם המפתח הפולחן היהודי.

מגיע בספטמבר 1938, חוקי הגזע הראשון, המוביל צורות של אפליה חמורה נגד יהודים הוא. מרומא, הרב הראשי ומנסה לשמור חובבי רדיפות Sannicandro שלו: "אתה - כותב Manduzio - אתה לא יהודי, כי לא היית נולד יהודי, לעומת זאת ההמרה שלך מעולם לא חוקית" *. אבל Manduzio ענה בכעס. אי 'יהודי, וזה רוצה להיות מוכרת לכל דבר ועניין, בכל מחיר. החיים בתוך הקהילה ממשיכה העוינות של הרשויות הפשיסטית, בסימן חג יהודי מרכזי, אלא גם סכסוכים פנימיים תכופים, עד שבעלות הברית גם להזין Sannicandro. ביניהם, החיילים היהודית של הצבא הבריטי השמיני, שלומדים בתדהמה לא מעט על קיומה של קבוצה זו של יהודים יוצאי דופן גרגאנו. מאת מגע תכוף עם החיילים האלה יצרו את הרעיון הראשון של להגר לישראל.

ב 4 אוגוסט 1946 סוף סוף יהודי Sannicandro לקבל ברית מילה. דוד Manduzio מת זמן קצר לאחר מכן, השלימו את המשימה להשלים את ההמרה שלו ליהדות. ב 11 נובמבר 1949 רוב היהודים של Sannicancro לעזוב את ארץ הקודש. הגירה, תופעה של אתמול והיום בארץ גרגאנו, האנשים האלה היו מסוגלים ליצור משמעות עמוקה במיוחד. לא היה לנוע לעבר ארץ לא נודעת, אבל לחזור הביתה.

מהו מוסר ההשכל של הסיפור הזה? מזכיר סיפור על מוני עובדיה במופע האחרון שלו. תשעים יהודי ממוצא אוקראיני - אדם שכבר ראה את החיים בכל הצבעים - נפגשים ברכבת התחתית בניו יורק, גבר שחור עם el'acconciatura בלבוש מסורתי יהודי. לא מאמין העיניים שלך לא עמד בפיתוי לדבר. מתקרב אליו ושואל, "סלח לי, אני לא יכול לעזור אבל לשאול אותך שאלה. אבל היא, לא מספיק שהוא שחור? "בשלב זה הקהל צוחק כפיים. הסיפור מסתיים שם. אף אחד לא יודע מה התגובה של יהודי שחור. אף אחד לא מתעניין. עדיין אני יודעת לענות על זה הוא המוסרי של הסיפור של דונאטו Manduzio ביחיד ואנשיו

המקור

Ho voglia, nella giornata della memoria, di raccontarvi una storia non tragica, anzi a lieto fine; una storia nostra, garganica, anche se non abbiamo molta voglia di riconoscerla come tale, perché provoca in noi qualche imbarazzo. E’ una storia quasi incredibile, che percorre al contrario, ed in piccolo, il cammino che ha portato all’Olocausto. La notte fra il 10 e l’11 agosto del 1930 un uomo dorme nella sua casa: una stanza imbiancata a calce con un soppalco in legno. Una casa povera di un paese povero. Il paese si chiama Sannicandro, e si trova nella parte settentrionale del Gargano. L’uomo invece si chiama Davide Manduzio, ha quarantacinque anni, è sposato con una donna di poco più giovane di lui ed è conosciuto ed apprezzato nel paese per certe sue doti di guaritore, oltre che per l’abilità nell’organizzare teatrini popolari. Dunque Donato dorme, ma una voce lo sveglia. La voce dice: “Ecco, vi porto una luce”. E nel buio Donato vede un uomo con in mano una lanterna spenta. Per accendere quella lanterna, spiega quell’uomo a Donato, occorre del fuoco, ed è proprio lui, Donato, che lo possiede. Donato Manduzio capirà il senso di quella visione solo il giorno dopo, quando un suo conoscente gli porterà una copia della Bibbia ricevuta da un protestante. La lettura della Bibbia lo sconvolge: distrugge le statue e le immagini di Cristo, della Madonna e dell’Arcangelo Michele che ha in casa, considerandole segni di idolatria; il suo Dio da ora in poi sarà il Dio dell’Antico Testamento. Manduzio, cioè, segue la religione ebraica, ma non lo sa ancora. Degli ebrei non ha mai sentito parlare, non sa nemmeno che esistano ancora. Immagina che il popolo dell’Antico Testamento sia scomparso. Grande è la sua meraviglia quando scopre che invece gli ebrei esistono ancora, e che anzi sono anche in Italia. Subito, insieme ai compaesani che condividono la sua conversione (poco più di una ventina), prende contatto con la comunità ebraica di Roma per ottenere il riconoscimento ufficiale dell’appartenenza al popolo ebraico. La cosa non è facile. Gli ebrei non fanno proselitismo, ed il processo di conversione è lungo ed accurato, ma Donato ed i suoi sono determinati, non vogliono per nulla al mondo rinunciare alla verità, una volta che sono riusciti a scovarla. E così il 22 ottobre, alla presenza del rappresentante del rabbino di Roma, viene inaugurata la sinagoga di Sannicandro garganico: una abitazione povera come le altre, con l’essenziale per il culto ebraico. Arrivano, nel settembre del 1938, le prime leggi razziali, che porteranno a gravi forme di discriminazione nei confronti egli ebrei. Da Roma, il rabbino capo cerca di risparmiare agli entusiasti di Sannicandro la persecuzione: “Voi – scrive a Manduzio – non siete ebrei, perché non siete nati ebrei, e d’altra parte la vostra conversione non è stata mai legalizzata”*. Ma Manduzio risponde sdegnato. E’ ebreo, e tale vuole essere riconosciuto a tutti gli effetti, costi quel che costi. La vita della comunità prosegue tra l’ostilità delle autorità fasciste, scandita dalle principali festività ebraica ma anche da frequenti discordie interne, fino a quando gli Alleati entrano anche a Sannicandro. Tra loro, dei soldati ebrei della VIII armata britannica, che apprendono con non poco stupore dell’esistenza di quello stranissimo gruppo di ebrei garganici. Dai frequenti contatti con questi soldati nasce la prima idea di emigrare in Israele. Il 4 agosto del 1946 finalmente gli ebrei di Sannicandro ricevono la circoncisione. Davide Manduzio muore poco tempo dopo, compiuta la missione di completare la conversione dei suoi all’ebraismo. L’11 novembre del 1949 gran parte degli ebrei di Sannicancro partono per la Terrasanta. Alla migrazione, fenomeno di ieri e di oggi nella terra garganica, questi uomini riuscirono a dare un significato particolarmente profondo. Non era un andare verso una terra sconosciuta, ma il ritorno a casa.

Quale è la morale di questa storia? Mi fa venire in mente una storia che racconta Moni Ovadia nel suo ultimo spettacolo. Un ebreo novantenne di origine ucraina – un uomo che nella vita ne ha viste di tutti i colori – incontra nella metropolitana, a New York, un uomo di colore con l’abito e l’acconciatura tradizionale ebraici. Non crede ai suoi occhi, e non resiste alla tentazione di parlargli. Gli si avvicina e gli chiede: “Scusi, non riesco a fare a meno di farle una domanda. Ma a lei, essere nero non bastava?” A questo punto il pubblico ride ed applaude. La storia finisce lì. Nessuno sa quale sia la risposta del nero ebreo. A nessuno interessa. Eppure io so che in quella risposta c’è la morale della storia singolare di Donato Manduzio e dei suoi.

מבטאון העייריה[]

Presentazione del libro e del CD sulla storia dell’ebraismo di San Nicandro Garganico 25 מרץ 2009

יום שלישי 31 מרס בשעה 19:00 באודיטוריום בניין Fioritti של Sannicandro Garganico (FG) יוצגו הספר & תקליטור המקור של כל טוב (Editrice Rotas, Barletta) נכתב על ידי פרנצ 'סקו Lotoro הפסנתרן והמנצח פול Candido (שניהם Barletta) על תחייה של שירים עבריים מורכב 1930-1945 על ידי דונאטו Manduzio, Concetta די ליאו, מריה ואחרים Frascaria Sannicandro Garganico.

המקור של כל ספרי טובה היא אבן הפינה שעליה אנחנו מתכוונים לפרסם את הרפרטואר המלא של עברית Sannicandresi והוא מכיל מבוא היסטורי על ידי פרנצ 'סקו Lotoro, מאמר musicological ואסתטי-Troia פסקואלה רשמית, טקסטים ומוזיקה של 11 שירים נבחרים פאולו Candido, המלווה תקליטור המכיל 11 שירים נבחרים המבוצעים על ידי הקהילה היהודית Sannicandresi.

עבודת העריכה כולו היה שיא התאפשרה הודות אזור הים התיכון של חבר המועצה Puglia ו נהנה פטרונים של הקהילות היהודיות איטלקית.

ב ההשקה ישתתפו ראש עיריית Sannicandro Garganico Squeo קונסטנטין, פסנתרן ממחברי הספר פרנסיס Lotoro, פרופ 'פסקואלה Troia (פרופסור באוניברסיטת האפיפיור של סנט תומס אקווינס ברומא חוקר מוסיקה יהודית של פנומנולוגיה Sannicandro) Gualano וגרייס, חוקר להיסטוריה של יהדות Sannicandresi את עצמה ואת חבר הקהילה היהודית של Sannicandro.

הסיפור המדהים של Manduzio דונאטו (1885-1948) של יהודים Sannicandro Garganico בתולדות היהדות פוליה היא רגע משמעותי כי תמיד משכו את האינטרס של היסטוריונים רבים באיטליה ומחוצה לה. דונאטו Manduzio היה Garganico Sannicandro farmhand (פוג 'יה) חזר לא חוקיים על ידי מלחמת העולם הראשונה. כבר במהלך Manduzio ההחלמה שלו גילה מתנות אישיות מרפא ו סיפורים גם עניין הדת. קריאה בתנ"ך, גם בהשראת חזון נבואי של אחדות של אלוהים ב -1930, הוא הבין כי היה צורך לבצע את אלוהי ישראל ואת תורת משה, אבל האמינו שהיהודים היו חסרים במשך מאות שנים.

בשנת 1931 מוכר עובר Sannicandro Manduzio עולה כי בערים איטלקית גדולה יש יהודים רבים. Manduzio לכן, באמצעות מגעים שונים, הצליח ליצור קשר עם הקהילה היהודית של רומא, לעומת זאת, טען (בעקבות הנוהג הרגיל conversionistica לא סביר ולא לעודד את דרישות אותו על המרה) יחס של המילואים וזהירות. קהילת יהודי רומא עצמה התערב בכוח בשנת 1938 כאשר, על אף חוקי הגזע, Manduzio ותומכיו באומץ הכריז יהודים, לא רק בגלל שהם לא "יהודים רשמיים" אלא גם לשמור מרדיפות הקרובה. עם זאת, התעקשות והתמדה של Manduzio ותומכיו היה כזה, הוא שאל את הקהילה היהודית ברומא, נאפולי (השיפוט הרלוונטי) כדי לחקור יותר על התופעה של התחדשות יהודית בארץ זו של צוק גרגאנו. אין ספק, היהדות professed ידי Manduzio, Tritto, די לאו והבחור השני בתחילה דומה סוג של יהדות קראית מבוססת על היצמדות קרוב התורה. יתר על כן, לגמרי חסרה את ידיעת השפה עברית (תנאי הכרחי ידע מעמיק של הכתובים עברית), המשנה אפילו מינימום של מחקר התלמוד היו במידה רבה ידוע (נראה כי Manduzio אותו, שבאו ברשותו של מערכת העיכול קטן לשפה האיטלקית של התלמוד, הוא לא אהב במיוחד).

עם זאת, אלה היו חסרונות, במובן מסוים, מלא השתתפות אינטנסיבית ורגשית בחיי הקהילה שהתפתחה סביב Manduzio, מצורף כנה ועמוקה על הדברים היהודי לסגוד את אלוהי ישראל, ואת קנאית גמישה תשומת לב לשאר את השבת ואת החגים צום שנקבעו על ידי התורה. עם סקרנות וללא היסוס על חלק קטן של רשויות אזרחיות אישיות בהקשר של עיירה קתולית קטנה garganico אוונגליסטים, הקהילה של Manduzio לא רק גדל אלא פיתחו ספרות משלה, שירה ומוסיקה. השפה האיטלקית היא לעתים קרובות נעשה שימוש מיותר ולא בלי טעויות אבל תמיד יעילה של כבוד בהקשר מקראי היהודית שממנו בונה.

השיר של התעוררות Sannicandresi היהודי הוא גם לא חסין מפני המצע פופולרי חזקה, אבל זה נוטף חוויה יהודית שנראה לבוא מרחוק. בשנת 1943, כאשר שוחררה על ידי בעלות הברית הגיעו Puglia 350 מתנדבים יהודים המנדט של פלסטין, ממוסגר הצבא הבריטי השמיני, ו Manduzio עמיתיו בירך אותם בהתלהבות. יהודי פלסטין פרוקסי מול אותם להגר לאחר המלחמה; Manduzio הוא בכלל לא היה נלהב. חודש אוגוסט 1946, בית דין ( "בית הדין) ברומא קיבל ההמרה שלהם על ידי ביצוע ברית מילה של 13 גברים, ואחריו חקיינים tevilah (גברים ונשים) במים ליד טורה Maletta. זה גושפנקה כמו הכניסה הרשמית של הקהילה היהודית Sannicandro למסלול של הקהילות היהודיות איטלקית.

Manduzio מת 15 מרס 1948.

בין השנים 1948 ו -1950, רוב היהודים היגרו Sannicandro במדינה הנולד של ישראל, תוך התמקדות בעיקר באזורים הצפוניים של ביריה צפת, Sannicandro רק היה מאורגן היטב קבוצות אשר התמיד בלימוד ותרגול של ' היהדות. הרפרטואר המוסיקלי של יהודים Sannicandresi (בעיקר מורכב מזמורים ואת השירים נכתבו על ידי דונאטו-לוי-Manduzio, Concetta די ליאו, מריה Frascaria) משתמשת מסורת עממית ייחודית יסולא בפז ו Pugliese הדתית עדיין לא ידוע האיטלקי תרבותית מוסיקלית .

השיר של התעוררות יהודית Sannicandresi הגיעו שלמים עד היום, עוברת רק מספר מוגבל של שינויים קטנים טקסט מועשר שירים נוספים, קרוב בסגנון מודרני. הקהילה הנוכחי, עם בית תפילה משלו מחקר הביתה היא נקודת ציון לא רק של חיים יהודיים Puglia (טראני היא קטע של נאפולי הקהילה היהודית שהוקמה על ידי כמה שנים), אלא גם חי ההיסטוריון של הים התיכון, בדיוק כפי מסוגלת סוציו אחרים משאבי גיאוגרפי להציע מחשבה כזאת ואת הרוח האנושית.

המקור

Martedi 31 marzo alle ore 19:00 presso l’Auditorium Palazzo Fioritto di Sannicandro Garganico (FG) verrà presentato il libro&CD Fonte di ogni bene (Editrice Rotas, Barletta) scritto dal pianista Francesco Lotoro e dal direttore d’orchestra Paolo Candido (entrambi di Barletta) sui canti di risveglio ebraico composti dal 1930 al 1945 da Donato Manduzio, Concetta Di Leo, Maria Frascaria e altri a Sannicandro Garganico.

Il libro Fonte di ogni bene costituisce la prima pietra sulla quale si intende pubblicare l’integrale del repertorio musicale ebraico sannicandrese e contiene una introduzione storica di Francesco Lotoro, un saggio musicologico ed estetico-formale di Pasquale Troìa, testi e musiche di 11 canti scelti a cura di Paolo Candido, CD allegato contenente gli 11 canti scelti ed eseguiti dalla comunità ebraica sannicandrese.

L’intero lavoro editoriale e discografico è stato reso possibile grazie all’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia e gode del patrocinio dell’Unione Comunità Ebraiche Italiane.

Alla presentazione del libro interverranno il Sindaco di Sannicandro Garganico Costantino Squeo, il pianista e coautore del libro Francesco Lotoro, il Prof. Pasquale Troìa (docente presso la Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino di Roma e studioso della fenomenologia musicale ebraica di Sannicandro) e Grazia Gualano, ricercatrice di Storia dell’Ebraismo sannicandrese e lei stessa membro della comunità ebraica di Sannicandro.

La straordinaria storia di Donato Manduzio (1885-1948) e degli Ebrei di Sannicandro Garganico rappresenta nella Storia dell’Ebraismo di Puglia un momento significativo che ha continuamente suscitato l’interesse di numerosi storici in Italia e all’estero.

Donato Manduzio era un bracciante di Sannicandro Garganico (Foggia) tornato invalido dalla Prima Guerra Mondiale.

Già durante la convalescenza Manduzio scoprì doti personali di guaritore e cantastorie interessandosi anche di religione.

Leggendo la Bibbia, ispirato anche da una visione profetica del 1930 sull’unicità di Dio, realizzò che occorreva seguire il Dio d’Israele e la Legge di Mosé; tuttavia ritenne che gli Ebrei fossero scomparsi da secoli.

Nel 1931 un venditore ambulante di passaggio a Sannicandro rivelò a Manduzio che nelle grandi città italiane ci sono numerosi Ebrei.

Pertanto Manduzio, tramite diversi interlocutori, riuscì a stabilire i contatti con la comunità ebraica di Roma che tuttavia mantenne (secondo una prassi consolidata non conversionistica nè atta ad incoraggiare le stesse richieste di conversione) un atteggiamento di riserbo e prudenza.

La stessa comunità ebraica romana intervenne energicamente nel 1938 quando, nonostante le leggi razziali, Manduzio e i suoi seguaci si dichiararono coraggiosamente Ebrei; non solo perché questi non erano "ufficialmente Ebrei" ma anche per preservarli da possibili quanto imminenti persecuzioni.

Tuttavia, l’insistenza e la perseveranza di Manduzio e dei suoi seguaci fu tale che Roma chiese alla comunità ebraica di Napoli (competente per giurisdizione) di indagare maggiormente su tale fenomeno di risveglio ebraico in questo paese del promontorio garganico.

Indubbiamente, l’ebraismo professato da Manduzio, Tritto, Di Leo e gli altri correligionari assomigliava inizialmente a una sorta di Caraismo basato su una stretta aderenza al Pentateuco.

D’altronde, mancava totalmente la conoscenza della lingua ebraica (condizione indispensabile per una conoscenza approfondita delle Scritture ebraiche), la Mishnà e un pur minimo di studio talmudico erano pressoché sconosciuti (sembra che lo stesso Manduzio, venuto in possesso di un piccolo digesto in lingua italiana del Talmud, non lo avesse particolarmente gradito).

Tuttavia tali lacune erano, in un certo senso, colmate da una intensa ed emotiva partecipazione alla vita comunitaria che si sviluppò intorno al Manduzio, a una sincero e profondo attaccamento alle cose ebraiche e al culto del Dio d’Israele nonché a una solerte e inflessibile attenzione al riposo del sabato e alle feste e digiuni prescritti dalla Torà.

Con non poca curiosità e titubanza da parte di autorità civili e personalità del contesto cattolico ed evangelico presenti nel piccolo paese garganico, la comunità del Manduzio non solo crebbe ma sviluppò una propria letteratura poetica e musicale.

La lingua italiana utilizzata è spesso ridondante e non priva di inesattezze ma sempre efficace e rispettosa del contesto scritturale ebraico dal quale essa prende spunto.

Il canto di risveglio ebraico sannicandrese è anch’esso non immune da un forte sostrato popolare; tuttavia esso emana un vissuto ebraico che sembra provenire da lontano.

Nel 1943, quando nella Puglia liberata dagli Alleati arrivano 350 volontari ebrei della Palestina Mandataria, inquadrati nella VIII Armata britannica, Manduzio e i suoi correligionari li accolsero con entusiasmo.

Gli Ebrei della Palestina Mandataria prospettarono loro di emigrare a guerra finita; Manduzio non ne fu affatto entusiasta.

Nell’agosto 1946 il Beth Din (Tribunale rabbinico) di Roma accettò la loro conversione procedendo alla circoncisione di 13 uomini, seguita dalla tevilah dei proseliti (uomini e donne) nelle acque presso Torre Maletta.

Si sancì così l’ingresso ufficiale della comunità ebraica di Sannicandro nell’orbita delle comunità ebraiche italiane.

Manduzio morì il 15 marzo 1948.

Tra il 1948 e il 1950, la maggior parte degli Ebrei di Sannicandro emigrò nel neonato Stato d’Israele, concentrandosi soprattutto nelle zone settentrionali di Biria e Safed; a Sannicandro rimase soltanto un gruppo ben organizzato il quale perseverò nello studio e nella pratica dell’Ebraismo.

Il repertorio musicale degli Ebrei sannicandresi (prevalentemente composto di inni e canti scritti dallo stesso Donato -Levi- Manduzio, Concetta Di Leo, Maria Frascaria) costituisce attualmente un unicum di inestimabile valore della tradizione popolare e religiosa pugliese ancora sconosciuto nel panorama culturale e musicale italiano.

Il canto di risveglio ebraico sannicandrese è giunto intatto sino ad oggi, subendo solo limitatamente alcune piccole variazioni di testo e arricchendosi di ulteriori canti, più vicini allo stile moderno.

L’attuale comunità, dotata di una propria casa di preghiera e una casa di studio, è un punto di riferimento non soltanto della vita ebraica pugliese (a Trani c’è una comunità ebraica sezione di Napoli istituita da diversi anni) ma anche del vissuto storico dei Paesi del Mediterraneo, capaci come pochi altri contesti socio-geografici di offrire simili risorse del pensiero e dello spirito umano.

Moked

Moked - Il risveglio di San Nicandro[]

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לקרוא את התנ"ך (תנ"ך הפרוטסטנטית, היחיד שהצליח למצוא). כך גילה והחל להתאמן היהדות אפילו בלי לדעת שהעולם של היהודים עדיין קיים. זה התחיל ככה אחד ההיסטוריה המדהימה ביותר של יהדות איטליה במאה הזאת.

העם היהודי נחשב דוגמה יוצאת דופן, במובנים רבים התרבות לכידות ייחודי יישאר ללא שינוי במשך אלפי שנים. בחלוף הזמן, פיזור ורדיפות, במבט ראשון נראה כי פגעו החיים והחיוניות של היהודים בעולם. כך גם לא יכול לטעון דמוגרפית. כמה גברים ונשים יהודים שנפלו משם במשך מאות שנים? אי אפשר לדעת. אבל זה גם קרה, והיום יותר פעמים חוזרות ונשנות, כי אנשים זרים לחלוטין ליהדות, אנימציה אולי הזיכרונות הישנים של שייכות לדורות לאיבוד, אני רוצה להצטרף ליהדות. תופעה תכופים יותר ויותר למשל ברית המועצות לשעבר, מסיבות גיאופוליטיות, אך הוא חזר כל הזמן מי שהיו במאה ה 15 המחוזות בספרד, שבו יהודים גורשו או אולצו להמיר את דתם. ואיפה במקרים רבים בחרו לשמור בסוד המסורות שלהם, והוליד את התופעה של אנוסות. רק את הסיפורים של זהות אבודה מצאתי מוקד המדוברת באביב 5770, לוקח את היום.

זה יהיה "האנוסים של אתמול והיום" מוטיב של פגישות ודיונים, כי להחיות את ימי השתתפות מינוי שנתי של דצמבר במחוזות הדרומיים של המדינה שלנו עכשיו מגלה מחדש את היהדות איבדה חזקה מאוד, שבתור ההצלחה של נגבה, הפסטיבל הראשון של התרבות היהודית Puglia dall'UCEI שנערך בספטמבר. ישנם סיפורים רבים נולד הצל גרגאנו. זה Nicander סנט אומר היום הציג סרט דוקומנטרי בפעם הראשונה בחודש נובמבר 2009 טרנזיטים פסטיבל של המזרח ", רח 'Nicander, צפת. הנסיעה אתי ", נוהלה על ידי וינצ 'נצו Condorelli.

בתוך שנים ספורות לאחר שצפה Manduzio דונאטו, קבוצה של יהודים הגיעו sannicandresi ספרתי יותר מעשרים אנשים. האם יזם מגעים עם הקהילה היהודית ברומא לתהליך הגיור הכיר. אבל עבור היהודים באיטליה פעמים היו חשוכים. עם חוקי הגזע, הרב הראשי של רומא ניסתה להניא אותה מלהמשיך להציג דונאטו Manduzio, שיוכלו להימלט מרדיפות. התגובה היתה זועמת. הקבוצה נחשב יהודי רצה להיחשב בכל המובנים, מוכן לעמוד אפילו את ההשפעות החמורות ביותר. הגיור האמיתי הגיע ב -1946, ובתוך שנים ספורות רוב יהודי סנט Nicander עבר ישראל.

כיום הם גרים בארץ כמה עשרות יהודים, כולל גרייס Gualano, חוקר הנשיא לתולדות היהדות sannicandrese קבוצת סנט Nicander. היא תהיה תגובה על הסרט התיעודי, המופיע בתפקיד שלו כחוקר, אשר מסייע הגיבור אתי לשחזר את ההיסטוריה המשפחתית שלה. קהילת סנט Nicander, למרות הקשיים מול מספר קטן המקושר וזמינות מוגבלת של מוצרים כשרים ממשיך להיות, אחרי שנים כה רבות מאז הקמתה, דוגמה אחת יוצאת דופן של חיוניות יהודית, נגד ההיסטוריה מאות שנים לפני זה כנראה לשים קץ לנצח ליהדות של דרום איטליה.



המקור: La notte del 10 agosto 1930, nel piccolo centro pugliese di San Nicandro, Donato Manduzio, professione bracciante, fece uno strano sogno, che lo spinse a mettersi a leggere la Bibbia (una Bibbia protestante, l’unica che riuscì a reperire). Fu così che scoprì e cominciò a praticare l’ebraismo, senza sapere nemmeno che al mondo degli ebrei esistevano ancora. Ebbe inizio in questo modo una delle pagine più incredibili della storia dell’ebraismo italiano novecentesco. Il popolo ebraico è considerato un esempio straordinario, per molti aspetti unico, di cultura e coesione mantenute intatte per millenni. Il trascorrere del tempo, la dispersione e le persecuzioni, a prima vista non sembrano aver danneggiato la vita e la vitalità degli ebrei nel mondo. Non altrettanto si può affermare a livello demografico. Quanti sono gli uomini e le donne ebree che si sono allontanati nel corso dei secoli? Impossibile saperlo. Ma è accaduto anche, e sempre più spesso si ripete oggi, che persone del tutto estranee all’ebraismo, magari animate da antichi ricordi di un’appartenenza perduta da generazioni, all’ebraismo vogliano ricongiungersi. Un fenomeno sempre più frequente per esempio nei territori dell’Ex Unione sovietica, per ragioni geopolitiche, ma che si ripete costantemente anche in quelli che nel XV secolo erano domini spagnoli, dove gli ebrei furono espulsi o costretti a convertirsi. E dove in molti casi scelsero di mantenere in segreto le proprie tradizioni, dando vita al fenomeno del marranesimo. Proprio di queste storie di identità perdute e ritrovate si parla nel Moked primaverile 5770, che prende oggi il via. Sarà proprio “Marrani di ieri e di oggi” il filo conduttore di incontri e dibattiti che animeranno le giornate dei partecipanti all’appuntamento annuale del DEC. Nelle regioni meridionali della nostra penisola oggi la riscoperta dell’ebraismo perduto è fortissima, come ha testimoniato il successo di Negba, il primo festival della cultura ebraica in Puglia organizzato a settembre dall’UCEI. Sono tante le storie nate all’ombra Gargano. Quella di San Nicandro la racconta oggi un film-documentario presentato per la prima volta nel novembre 2009 al festival Transiti d’Oriente, “San Nicandro, Zefat. Il viaggio di Eti”, diretto da Vincenzo Condorelli. Nel giro di pochi anni dopo la visione di Donato Manduzio, il gruppo di ebrei sannicandresi era arrivato a contare più di una ventina di persone. Erano stati avviati contatti con la Comunità ebraica di Roma per un processo di conversione riconosciuto. Ma per gli ebrei in Italia i tempi si facevano cupi. Con le leggi razziali, il rabbino capo di Roma cercò di dissuadere Donato Manduzio e i suoi dal proseguire nell’intento, loro che potevano scampare alla persecuzione. La risposta fu indignata. Il gruppo si considerava e voleva essere considerato ebreo a tutti gli effetti, pronto a sopportare anche le conseguenze più negative. La conversione vera e propria arrivò nel 1946, e nel giro di pochi anni la maggioranza degli ebrei di San Nicandro si trasferì in Israele. Oggi nel paese vivono alcune decine di ebrei, tra i quali Grazia Gualano, ricercatrice di Storia dell'Ebraismo sannicandrese e Presidente del gruppo San Nicandro. Sarà lei a commentare il documentario, in cui compare proprio nel suo ruolo di studiosa che aiuta il protagonista Eti a ricostruire la sua storia familiare. La comunità di San Nicandro, nonostante le difficoltà che deve affrontare legate all’esiguità dei numeri, e alla scarsa disponibilità di prodotti kasher, continua a rappresentare, a distanza di tanti anni dalla sua nascita, uno straordinario esempio di vitalità ebraica, contro una storia che secoli fa sembrava aver messo per sempre la parola fine all’ebraismo italiano del meridione.


Moked - Il viaggio di Eti[]

המקור

ראו ערך מורחב: San Nicandro, Sefat. Il viaggio di Eti

תחת הכותרת "Nicander סנט, Shephatiah. המסע של אתי, "סרט על הקהילה היהודית של סנט Nicander גרגאנו כי יהיה כוכב הערב הראשון של מוקד והיה הוקרנו על הבכורה הלאומית בקיץ האחרון ביום אינטנסיבי של נגבה, פסטיבל לתרבות יהודית Puglia. בהקרנה של הסרט ואחריו שיחה עם גרייס Gualano, חוקר ההיסטוריה היהודית של סנט Nicander ועו"ד תחייתה של הקהילה המקומית. המסע של אתי היא עבודה של הקולנוען נצו Condorelli, הפיק סרט עמלות dall'Apulia, האגודה לתרבות אנטונלו בראנקה ו audiodivuals Medinet, בחסות איגוד הקהילות היהודיות באיטליה. היא מספרת על המסע הזה אתי, יוסי ומרים, נציגים של שלושה דורות של sannicandrese היהדות להפוך את הגילוי של השורשים שלהם מ Puglia מסלולים כי הם עדיין מתנה גרגאנו לנוכחות יהודית משגשגת של סלנטו. הדמויות העיקריות הם צאצאים של יהודים, בזמן מלחמת העולם השנייה היגרו בגליל הדרומי. אתי היא סטודנטית צעירה במכון לקולנוע בירושלים. כפי שאנו מכינים סרט התזה על כל סבה וסבתה אליעזר ואסתר Tritto, מי כמו הילדים נאלצו לעבור מסנט Nicander Shephatiah יחד עם קהילותיהם. יוסי הוא הקולנוען המוצלח עם מי אתי יקבלו את ההזדמנות להתחרות במהלך הנסיעה, מרים אמו הקשישה אותה שנלחם נגד אלצהיימר. היחסים המתפתחים בין שלושת הגיבורים הם המראה של אותם דורות של יהודים פוליה. , היסטוריה של זיכרון ובניית זהות הן הבעיות, דרך חוויה של שלושה נוסעים, Condorelli שואפת כתובת. 2010 היא השנה 500 גירוש היהודים של דרום איטליה. רק בשנים האחרונות חלה התשוקה הגוברת לתבוע מסורות יהודיות ורגשות נשאר מתחת למים במשך עשרות שנים בחלק מהמקרים במשך מאות שנים. הסרט נפתח על עבודה בקהילה sannicandrese המוקדש אנוסות מוקד, אשר חוקרת על אפשרויות ואופני ההתאוששות ואת יצוב של המסורות האלה שכחו קשרים הדוקים יותר עם מה שנקרא יהודים בלתי נראה.

מנואל עיצובים

המקור:S’intitola “San Nicandro, Sefat. Il viaggio di Eti”, il film sulla comunità ebraica di San Nicandro garganico che sarà protagonista della prima serata del Moked e che era stato proiettato in anteprima nazionale l'estate scorsa, nelle intense giornate di Negba, il festival della cultura ebraica in Puglia. Alla proiezione della pellicola seguirà un dibattito con Grazia Gualano, studiosa della storia dell'ebraismo di San Nicandro e fautrice della rinascita della comunità locale. Il viaggio di Eti è un'opera del cineasta Vincenzo Condorelli, coprodotta dall'Apulia film commission, l'Associazione culturale Antonello Branca e Medinet audiodivuals, con il patrocinio dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Narra del viaggio che Eti, Yossi e Miriam, rappresentanti di tre generazioni dell'ebraismo sannicandrese compiono alla riscoperta delle loro origini pugliesi e delle tracce che ancora oggi sono presenti dal Gargano al Salento della fiorente presenza ebraica. I protagonisti sono discendenti degli ebrei che, all'epoca della seconda guerra mondiale emigrarono dall'Italia meridionale in Galilea. Eti è una giovane laureanda presso l'Istituto di cinematografia di Gerusalemme. Come tesi sta preparando un film sulla vicenda dei suoi nonni Eliezer ed Esther Tritto, i quali da bambini dovettero trasferirsi da San Nicandro a Sefat insieme alla loro comunità. Yossi è un affermato filmaker con cui Eti avrà modo di confrontarsi durante il viaggio, Miriam è la sua anziana madre che lotta contro il morbo di Alzheimer. I rapporti che si instaurano tra i tre protagonisti sono lo specchio di quelli intergenerazionali tra gli ebrei pugliesi. Storia, memoria e costruzione dell'identità sono le tematiche che, attraverso l'esperienza dei tre viaggiatori, Condorelli si propone di affrontare. Il 2010 è il cinquecentesimo anniversario della cacciata degli ebrei dell'Italia del sud. Proprio in questo ultimi anni si è registrato un crescente desiderio di recuperare tradizioni e sentimenti ebraici rimasti sommersi per molti decenni, in alcuni casi per secoli. Il film sulla comunità sannicandrese inaugura i lavori di un Moked dedicato al marranesimo, che s'interroga sulle possibilità e sulle modalità di recupero e di valorizzazione di queste tradizioni dimenticate, su come rinsaldare i legami con i cosiddetti ebrei invisibili.

Manuel Disegni

טקס הכנסת ספר תורה[]

La Torah a San Nicandro

מוקד -פורטל יהודי איטליה

QUI SANNICANDRO
Insieme guardando a Sud
San Nicandro, piccolo paese del Gargano, è testimone di una delle storie più straordinarie e vivaci dell'ebraismo moderno. Da qui è iniziata l'avventura di Donato Manduzio, l'autodidatta che portò negli anni Trenta la Torah a San Nicandro. Qui, ottant'anni dopo, la comunità sannicandrese, erede degli insegnamenti di Manduzio, ha festeggiato l'ingresso del Sefer Torah all'interno della sua sinagoga. Una pagina di storia, scritta tra i sorrisi, i canti e la commozione di una realtà più unica che rara. Emozioni condivise, al termine di uno shabbaton organizzato dall'Unione delle Comunità Ebraiche, con i rappresentati dell'ebraismo italiano, e non solo, con la presenza tra gli altri di rav Scialom Bahbout, neo rabbino capo di Venezia; rav Elyahu Birnbaum, rabbino dell'organizzazione internazionale Shavei Israel e il suo presidente Michael Freund; Renzo Gattegna, presidente UCEI; Pier Paolo Gualano, sindaco di San Nicandro; Gadi Piperno del Dipartimento Cultura e Educazione UCEI e rav Punturello.


דברי נשיא הקהילות היהודיות באיטליה

La Torah a San Nicandro 02

מוקד -פורטל יהודי איטליה

incrollabile fiducia ci perviene da voi di San Nicandro – ha affermato nell'arco dell'evento il presidente Gattegna – che avete avuto l'orgoglio e il coraggio di rivendicare un'identità ebraica proprio nel periodo in cui nazismo e fascismo si apprestavano a tentare di realizzare lo sterminio, l'annientamento, la Shoah”. Perché in questo unicum che è la storia dell'ebraismo sannicandrese (buona parte convertitosi ufficialmente nel dopoguerra e di cui 70 membri fecero l'alyah nel 1949) c'è anche il remare controcorrente. Nel momento più buio per gli ebrei, in cui non solo esserlo era fonte di pericolo ma anche offrirvi aiuto, Manduzio – sulla cui tomba questa mattina il presidente Gattegna, gesto di memoria, ha lasciato un sassolino – gettava i semi della sua conversione. Dall'analfabetismo alla scoperta da autodidatta della Bibbia, regalo di un amico, il capostipite della Comunità di San Nicandro chiese a Remo Cantoni e ai leader del mondo ebraico dell'epoca di iniziare il percorso per la conversione ufficiale. A stupire sono le date: la domanda arrivo a cavallo tra il 1937 e il 1938, all'alba delle leggi razziste. Ma i sannicandresi, ostinati e determinati, non demordono. Non li ferma il razzismo di stato, la diffidenza dei concittadini, le problematiche con le istituzioni. E questa testardaggine – attraverso anche l'incontro tra Manduzio e il partigiano e membro della Brigata ebraica Enzo Sereni – li porta al riconoscimento nel 1946 e alla decisione di lasciare un'allora sperduto paese del Gargano per il sogno da costruire, Eretz Israel. Quattro donne rimasero a presidio della comunità: attraverso di loro la favola sannicandrese non si è sopita, arrivando fino ai giorni nostri. E l'ingresso del Sefer Torah di oggi è la dimostrazione che questo percorso non si è interrotto. “Quello di oggi per questa comunità non deve essere un punto di arrivo ma un punto di partenza”, ha sottolineato rav Bahbout ricordando anche come “questo Sefer Torah rappresenta il collegamento con tutto il popolo ebraico”. Una gioia, dipinta sui volti dei sannicandresi mentre il Sefer veniva portato tra le vie cittadine, ma anche una responsabilità per il futuro. “Questo non è il primo Sefer di questa città – ha affermato il presidente di Shavei Israel Freund – il primo è stato Donato Manduzio perché ciascun ebreo rappresenta un Sefer Torah vivente e voi siete la sua eredità”. Raccolto il testimone, la comunità pugliese guarda avanti. “Quella scritta oggi è un'altra pagina del diario di Donato – ha spiegato Grazia Gualano, spina dorsale della realtà di San Nicandro, raccontata in un libro di John A. Davis per Giuntina – e continueremo a scriverne altre. Grazie a tutti voi di essere qui e all'aiuto dei presenti e non per quanto è stato fatto finora”. “Questa comunità è un'insegnamento per tutti noi – ha affermato Gadi Piperno – dove si legge la Torah c'è l'ebraismo”. A fare gli onori di casa per San Nicandro il sindaco Pier Paolo Gualano, che si è detto onorato di poter ospitare una tradizione così forte e significativa nella città. “Vorrei riprendere il sindaco – ha detto bonariamente rav Birnbaum – quando afferma che questa comunità è piccola, perché ricordiamoci che non è importante la quantità ma la qualità e questa storia ne è la testimonianza”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked QUI SANNICANDRO "La gioia di un incontro unico" In occasione dell'ingresso del Sefer Torah di Sannicandro Garganico il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha pronunciato il seguente intervento:

Care amiche e cari amici, non è la prima volta che ci incontriamo. Ma è la prima volta che ci incontriamo a Sannicandro Garganico. I nostri precedenti incontri sono avvenuti a Bari, a Trani o in Calabria, a Belvedere Marittimo. Vederci qui a Sannicandro, nel vostro paese, ha un significato particolare e mi procura una grande gioia. La presenza del Sindaco e di altre autorità, che ringrazio a nome di tutti, accentua l'importanza di questa giornata. Tutti sappiamo e abbiamo preso coscienza che l'ebraismo, in tutto il Meridione d'Italia, dai tempi antichi fino all'inizio del Sedicesimo secolo, è stato grande e fiorente, fonte di cultura, di civiltà e di benessere materiale e spirituale per tutte le regioni e in particolare per Puglia, Calabria e Sicilia. Scopriamo continuamente nuove prove e nuovi reperti archeologici di questa grande realtà. L'Inquisizione dal 1492 inferse colpi mortali a centinaia di Comunità sparse in tutto il territorio, ma non riuscì ad annientare totalmente i valori, la cultura e le tradizioni ebraiche che, ancora oggi, miracolosamente dopo oltre 500 anni, sopravvivono in molte famiglie e ancora costituiscono un antico bagaglio di ricordi tramandati, che tendono in questi anni a riemergere. Ma Sannicandro ha una storia particolare, speciale, unica. Gli ebrei da secoli non praticano alcuna forma di proselitismo, non cercano, né tanto meno esercitano alcuna forma di pressione, per convincere chiunque a convertirsi all'ebraismo. Per questo la storia di Donato Manduzio e della nascita spontanea di una comunità ebraica a Sannicandro ha dei connotati in base ai quali, veramente, la realtà supera qualsiasi immaginazione. Nel lasso di tempo, relativamente breve, di circa 20 anni, la comunità di Sannicandro ha effettuato un percorso, coronato dall'alyà in Israele nel 1949, simile a quello che il popolo ebraico ha effettuato in 4000 anni. Ma evidentemente i sannicandresi sono pieni di vitalità e di risorse e non cessano mai di stupirci, infatti, dopo l'alyà del 1949, rimasero a Sannicandro quattro donne, e gli ebrei da sempre sanno bene di cosa possono essere capaci quattro donne, quattro madri coalizzate fra loro! Dalla loro opera concreta e pratica di studio e di insegnamento è ormai risorta una comunità nuova. Mi riferisco a voi che siete oggi qui riuniti con noi! Voi che avete conquistato la stima e il rispetto sia delle autorità civili che di quelle religiose ebraiche e che siete nuovamente oggi una piccola ma fiorente realtà, con una propria organizzazione, una propria sinagoga e una rete di relazioni con l'ebraismo pugliese, italiano e israeliano. Oggi qui festeggiamo, con l'introduzione di un nuovo Sefer Torah, anche, simbolicamente, il forte legame e l'unità fra ebraismo antico, ebraismo nuovo e ebraismo in fase di riscoperta e di rinascita. Un messaggio e un esempio di incrollabile fiducia nel futuro ci perviene da voi di Sannicandro che avete avuto l'orgoglio e il coraggio di rivendicare un'identità ebraica proprio nel periodo in cui il fascismo e il nazismo si apprestavano a tentare di realizzare lo sterminio, l'annientamento, la Shoah di tutto il popolo ebraico. Non possiamo che esprimere a voi, che idealmente rappresentate anche le generazioni che vi hanno preceduto, tutto il rispetto e l'ammirazione per il vostro eroico coraggio e formulare l'impegno a proseguire insieme lungo un percorso, non facile, ma che sarà sempre rivolto a far prevalere i più alti valori di civiltà, di amicizia e di fratellanza fra i popoli.

Renzo Gattegna, presidente Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

הערות שוליים[]

  1. ראו יהודה בלו
  2. מצוטט במאמרה של יפה גולדשטיין
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